Infiltrazioni e muffa negli alloggi

28 Dicembre 2015

Le case Ater in stato di abbandono, Cerolini (Fi) lancia l’allarme

PESCARA. Le mura degli appartamenti popolari inzuppati d'acqua. Bacinelle sparse a terra per raccogliere le gocce che cadono. La muffa che annerisce le pareti. L’intonaco del soffitto e delle pareti che crolla. Gli assi dei solai che cominciano a mostrare pericolosi segni di cedimento. Sono le condizioni di degrado in cui versano le abitazioni di Borgo Marino sud, in via Raffaele Rossetti 3. Sono alloggi dell’Ater. A lanciare l’allarme è il coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, il quale approfitta per criticare l’amministrazione comunale guidata da Alessandrini.

«L’attuale giunta», dice, «un anno e mezzo fa, ha deciso di togliere gli 800mila euro stanziati dalla giunta di centrodestra per iniziare la loro riqualificazione. Un atto scellerato che oggi i cittadini, legittimi assegnatari di quelle case, stanno pagando sulla propria pelle. Forza Italia chiede un sopralluogo immediato dei nuovi vertici Ater per verificare gli interventi di somma urgenza necessari nel borgo, ma soprattutto chiede al Comune di ripristinare quel fondo iniziale per dare una risposta concreta ai cittadini».

«Ho effettuato una prima verifica in alcuni appartamenti e le condizioni sia delle case che delle gradinate esterne sono indecenti», spiega Cerolini, «nelle case piove letteralmente, tanto che molti sono costretti a distribuire a terra per tutta la casa bacinelle varie, in corrispondenza dei punti più critici del solaio dove, bastano due gocce di pioggia, e comincia il diluvio dentro le camere da letto, i salotti e le cucine. E l'acqua, oltre che a cadere giù, scende lungo le pareti, completamente inzuppate e fradice, determinando la caduta degli intonaci, tanto che sono ben evidenti le tavelle sul soffitto». «Quando finisce la pioggia», prosegue il coordinatore di Forza Italia, «comincia a formarsi la muffa, che continuamente i cittadini cercano di tamponare ritinteggiando a proprie spese le abitazioni, ma si tratta di una guerra impari, oltre che ingiustamente onerosa, visto che non bastano due mani di vernice per debellare il degrado». «Se gli appartamenti versano nel completo degrado», conclude, «non stanno meglio le gradinate esterne, dove l'acqua non la raccoglie nessuno e inzuppano per giorni scale, pareti e pianerottoli».

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