Italia nostra: stop alla delibera su edifici storici

PESCARA. Oggi pomeriggio, in consiglio comunale arriva la delibera per la tutela del patrimonio storico della città. Ma sul provvedimento è polemica. L’amministrazione comunale, secondo il...

PESCARA. Oggi pomeriggio, in consiglio comunale arriva la delibera per la tutela del patrimonio storico della città. Ma sul provvedimento è polemica. L’amministrazione comunale, secondo il consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, avrebbe escluso dalla salvaguardia edifici storici importanti in via Gobetti, mettendoli così a rischio di demolizione. Critiche sono giunte anche da Italia nostra, condivise anche da Acerbo. «La variante al prg per una più efficace tutela del patrimonio storico - architettonico della nostra città giunge finalmente all'adozione del consiglio comunale», dice l’associazione, «l'indignata reazione all'abbattimento della Centrale del latte si è trasformata in consapevolezza ed assunzione di responsabilità da parte della cittadinanza e dell'amministrazione civica. Ciò che risulta inaccettabile all'associazione Italia nostra e ai tanti che hanno a cuore le testimonianze della nostra storia urbana è che, contestualmente all'adozione della variante, la città debba pagare un ulteriore tributo a chi non interessa nulla del patrimonio storico testimoniale e bada esclusivamente al proprio interesse immediato: ben tre ambiti da proteggere vengono stralciati e consegnati alla speculazione edilizia». Italia nostra indica, in proposito il quartiere dei pescatori di Borgo Marino nord e e il «padiglione centrale di un’ex filanda che rappresenta oggi ciò che rimane del complesso Giammaria».

©RIPRODUZIONE RISERVATA