«L’assistenza domiciliare ripristinata da febbraio»

Diodati: trovati i fondi per compensare i tagli effettuati alla fine dell’anno scorso Ma l’annuncio dell’assessore non ferma la protesta, domani il sit-in della Cgil

PESCARA. Dopo aver tagliato l’assistenza domiciliare a 150 malati, il Comune corre ai ripari. Ieri, l’assessore alle politiche sociali Giuliano Diodati ha annunciato che dal prossimo mese di febbraio il servizio verrà ripristinato quasi totalmente. Ma per vederlo tornare alla normalità bisognerà attendere aprile, quando l’appalto verrà assegnato a una nuova ditta fino al 2017.

Le parole dell’assessore, tuttavia, non hanno convinto la Cgil, che ha confermato una manifestazione davanti al Comune per domani mattina, alle 10,30. La notizia dei tagli all’assistenza domiciliare integrata (Adi) era trapelata nei giorni scorsi e aveva scatenato un vespaio di proteste.

L’amministrazione comunale ha deciso di tagliare il servizio per mancanza di fondi disponibili. Così, l’Adi è stata ridotta ad 87 malati e addirittura sospesa ad altri 56, a partire dal 16 gennaio scorso. Questo giro di vite sarebbe dovuto durare fino al 31 marzo, ma ieri Diodati ha assicurato che la situazione migliorerà già dal prossimo mese.

«Abbiamo voluto illustrare con chiarezza tempi e modi relativi al reintegro delle ore di assistenza sociale domiciliare», ha spiegato l’assessore, «voglio ricordare che nel bilancio 2015, a causa della situazione di predissesto dell’ente, è stato previsto un taglio molto importante per le Politiche sociali, con la previsione e la promessa che dopo si sarebbe intervenuti con una variazione di bilancio per ripristinare le quote tagliate». «La variazione», ha fatto presente, «è stata approvata in dicembre e buona parte del taglio verrà riassorbito nel bilancio 2016-2017. Stiamo parlando di un salto non da poco: siamo passati da zero a 1.700.000 euro, che è la somma interessata dalla variazione per il settore sociale». «Il servizio di assistenza sociale ne ha risentito», ha osservato, «non parliamo di assistenza sanitaria che non è mai cessata, ma di un servizio di supporto che viene svolto dalla cooperativa Polis, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre scorso e ora in regime di proprogatio». «Per non causare problemi all’assistenza», ha sottolineato l’assessore, «nelle more della proroga abbiamo fatto la nuova gara, ma dato che non avevamo le disponibilità economiche per riappaltare il servizio come prima e nell’urgenza di assicurarlo, la gara è stata fatta con un numero di ore al ribasso del 25 per cento, per via della mancanza di disponibilità economiche, pur di assicurare l’assistenza».

«Ora la gara è arrivata a compimento», ha affermato Diodati, «fra qualche giorno affideremo il servizio e per alleviare i disagi causati da questa situazione, abbiamo previsto il ripristino quasi completo delle ore tagliate già da febbraio. Il ripristino del servizio a pieno regime avverrà entro il 31 marzo».

Ma il sindacato pensionati della Cgil, lo Spi, resta fortemente critico. «Non ci facciamo prendere in giro dall’assessore», ha commentato il segretario generale Paolo Castellucci, «se è stata fatta una variazione di bilancio a dicembre, perché poi è stato sospeso il servizio?».

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