L’esperto: «Usate la mascherina al chiuso»

11 Settembre 2022

Non c’è più obbligo, ma il virologo Fazii rilancia le precauzioni: meglio proteggersi e aprire le finestre

PESCARA. Col rientro a scuola degli alunni senza l'obbligo di indossare la mascherina e l'approssimarsi delle temperature più fredde, nascono i primi interrogativi delle famiglie su come comportarsi in caso di eventuali contagi da coronavirus. La raccomandazione del virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio di Virologia e microbiologia della Asl di Pescara, è sempre la stessa: «Chi si ammala deve restare, o tornare, a casa per non rischiare di contagiare anche gli altri. È vero che i bambini si ammalano meno e si infettano meno, ma è anche vero che tanti bimbi non sono stati immunizzati», per volontà dei genitori. «Fermo restando», prosegue il virologo, «che in caso di nuovi contagi sono le scuole e i presidi a dettare le regole in base alle disposizioni ministeriali, e che attualmente l'uso delle mascherine non è obbligatorio, come medico posso suggerire il ricambio di aria nei locali, tenere aperte le finestre quando e dove possibile, per non fare il gioco del virus». L'esperto sottolinea l'importanza di «fare attenzione perché una volta contagiati, è alta la possibilità di riportare il virus a casa, dove ci sono i genitori e in qualche caso i nonni e persone fragili. E man mano che passano le settimane, col freddo e quindi con l'abbassamento delle temperature, il Covid tornerà ad alzare la testa e sarà sempre più difficile formare una adeguata barriera protettiva».
Fazii si augura che «non avremo impennate nelle prossime settimane» ma per contrastare risalite di contagi, Fazii rilancia a tutti l'appello a «vaccinarsi e usare la mascherina nei locali al chiuso anche se non vige l'obbligatorietà». Fino al 30 settembre resta l'obbligo di usare le mascherine sui mezzi di trasporto (aerei esclusi) e nelle strutture sanitarie. «Bisogna fare attenzione a non abbassare la guardia», è la raccomandazione del virologo pescarese, «perché al terzo autunno pandemico, la patogenicità del virus non si è ancora spenta. Anche se, a mio parere, siamo orientati verso stagioni in cui arriveremo, in futuro, alla doppia vaccinazione, contro il Covid e contro la tradizionale influenza». (c.co.)