La colpa è dei grandi? Il pop musical dedicato ai ragazzi

TERAMO. Il giovane ed eclettico talento teramano Gianmarco Colucci è tra i protagonisti del musical "La colpa è dei grandi?" in scena domani sera al Comunale di Teramo (inizio alle ore 21), dopo aver...

TERAMO. Il giovane ed eclettico talento teramano Gianmarco Colucci è tra i protagonisti del musical "La colpa è dei grandi?" in scena domani sera al Comunale di Teramo (inizio alle ore 21), dopo aver registrato il tutto esaurito per quattro serate al teatro Brancaccio di Roma. Prodotto da Media Futura, Carlo Piergiovanni e Gianni Salzano, scritto da Donatella Brocco, Serena Costantini e Mauro Mandolini, autore anche della regia, con musiche e testi di Davide Misiano, il musical "La colpa è dei grandi?" è una commedia pop per famiglie, dedicata al mondo dell'adolescenza e interpretata da un cast di giovanissimi attori-cantanti-ballerini. Tra i cinque protagonisti dello spettacolo si fa valere il 17enne teramano Gianmarco Colucci, studente con ottimi voti al quarto anno del liceo scientifico Einstein di Teramo, una grande passione per la musica affinata dagli studi di pianoforte nell'istituto musicale Braga (è all'ottavo anno) e da lezioni private di canto. Gianmarco nel musical di Mandolini interpreta il ruolo di Giulio, amico fidato di Matteo, il bullo della scuola. Dividono la scena con l'interprete abruzzese i coetanei Federico Inganni (Matteo), Angelica Cinquantini (Micol), Sarah Schlingensiepen (Lara), Francesco Esposito (Alessio). I cinque ragazzi impersonano gli studenti di un istituto superiore in cui un giorno accade un incidente: un ragazzo cade per le scale; nei concitati momenti successivi, quando il suono della sirena dell'ambulanza si confonde col vociare di studenti e professori, prende a circolare un dubbio, sempre più insistente. La caduta è stata un infortunio o qualcuno ha spinto l'alunno? Magari è stato proprio il bullo Matteo. Insomma, di chi è la colpa? Mentre continua a aleggiare l'interrogativo, si dipanano a ritmo di pop rock e rap, tra canzoni, coreografie, momenti divertenti e pause riflessive, le storie dei 5 protagonisti. Il 14enne Matteo e la sua famiglia particolare, l'amico Giulio, la timida Micol, la strafottente Lara, e Alessio, il mago dei videogame chiuso nel suo mondo virtuale. E poi ci sono gli adulti: la professoressa Corsetti (Paola Lavini), i genitori di Matteo (Silvia Cuccovillo e Michele De Maria), la mamma di Micol (Stefania Fratepietro), la mamma di Lara (Mariangela Aruanno), il barista Mario (Luca Cannizzo). La voce del cronista del telegiornale è di Ugo Francica Nava. Fanno ala i ragazzi del corpo di ballo: Vincenzo Battista, Alex Botta, Gian Maria Giuliattini, Karin Foschetti, Romina Zadi, che si muovono sulle coreografie di Cristina Gangalanti. Scene e costumi di Nadejda Avrionova. Direzione delle voci di Gabriella Scalise. Scrive nelle note di regia Maurizio Mandolini, più di venti allestimenti all'attivo (oltre a una parallela carriera di attore per registi come Cobelli, Vasiliev, Lavia): «Adolescenti e adulti. Il senso di appartenenza (il gruppo) dei giovani, e le istituzioni dei grandi (la famiglia, la scuola). Lo slancio dei sentimenti in fiore da una parte, i rapporti scontati, impolverati, se non addirittura falliti dall'altra. Amicizia, amore, famiglia, scuola: sono gli elementi fondanti di ogni singolo individuo, direi di ogni società. Queste stesse caratteristiche sono alla base della nostra storia, che abbiamo arricchito di canzoni e coreografie. I ragazzi e gli adulti della platea si specchieranno nei ragazzi e negli adulti sul palcoscenico. Una vicenda coinvolgente ed empatica che abbiamo collocato, allontanando ogni riferimento scenografico che conducesse al più scontato naturalismo, in un luogo che potesse ricordare dei giocattoli: le costruzioni colorate, i castelli dei parchi giochi, i componibili. Giochi che attraversano tutte le generazioni e appartengono alla memoria di ognuno. Con la fantasia, come quando si gioca da bambini, un non luogo diventerà spazio definito e riconoscibile».

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