La mareggiata distrugge spiaggia e stabilimenti 

Francavilla, Confcommercio denuncia: «Servono subito sabbia e scogliere» Il sindaco Luciani convoca la maggioranza e invita la Regione per un sopralluogo

FRANCAVILLA. Mare grosso, scogli sommersi, spiaggia sparita, acqua negli stabilimenti, argini sfondati. Sono questi gli effetti della prima vera mareggiata che si è abbattuta lungo tutta la costa di Francavilla.
«Un bollettino di guerra», l’ha definito Riccardo Padovano, presidente di Sib Confcommercio, che ieri mattina ha avuto una riunione d’emergenza con i balneatori cittadini. Questa volta non c’è stata distinzione tra nord, centro e sud: le forti mareggiate hanno colpito ogni punto del litorale, portandosi dietro acqua e distruzione.
«Purtroppo si è verificato quello che temevamo», commenta amareggiato Padovano, «puntale come ogni anno, il primo mare grosso ha fatto danni. Tanti. In questo momento non è possibile quantificarli, ma sicuramente saranno centinaia di migliaia di euro». E insiste: «Solo un mese fa avevamo chiesto all’assessore Mauro Febbo di utilizzare i 10mila metri cubi di sabbia, già classificati e stoccati sulla darsena di levante del porto di Pescara per rinforzare il fondale. Nonostante le rassicurazioni, questo non è stato fatto. Inoltre, ce ne sono ulteriori 90mila che attendono di essere classificati, ma il mio timore è che li vogliano smaltire in una cava, mentre a Francavilla farebbero comodo». La violenta mareggiata stavolta non ha risparmiato nulla. Dalla quinta vasca dei pennelli fino al confine con Pescara l’acqua ha travolto tutto quello che ha incontrato, sfondando gli argini creati dall’uomo e finendo fin dentro gli stabilimenti.
Anche alla Sirena e a sud della costa la situazione è identica, con la forza del mare che è arrivata a lambire la pista ciclopedonale e le abitazioni più esposte. «Siamo stufi di promesse non mantenute», incalza Padovano, «invitiamo il sindaco a chiedere lo stato di calamità naturale e gli interventi per la salvaguardia della costa nel giro di 24-48 ore. Abbiamo bisogno della sabbia, di ricaricare le scogliere emerse e di rinforzare le radenti. Ci auguriamo che i pennelli, in questi giorni sommersi, riescano a lavorare per bene, trattenendo sabbia e detriti portati dal mare in modo da andare a rinforzare il fondale. Però ora bisogna intervenire con urgenza».
Chiamato in causa, arriva la risposta del sindaco Antonio Luciani che, considerata l’emergenza, ha in programma una riunione straordinaria della maggioranza per oggi: «Chiederemo alla Regione di intervenire», dice, «questi sono interventi per i quali i comuni non riescono a lavorare da soli. Quello delle mareggiate è un tema con cui ormai siamo costretti a convivere non solo a Francavilla, ma lungo tutta la costa adriatica e oltre, basti vedere quanto sta accadendo a Venezia. Però è chiaro che chiederemo ai tecnici regionali di venire qui per un sopralluogo e per rendersi conto della situazione». Quindi sui pennelli: «La funzione non è quella di prevenire le mareggiate, ma di trattenere ciò che il mare grosso porta per rinforzare il fondale. Leggo diverse critiche sul loro utilizzo, ma invito tutti a non perdere la pazienza e rivalutare la questione tra un paio di settimane».
Intanto, il presidente della Regione Marco Marsilio ha preparato un emendamento alla legge di bilancio per chiedere lo stanziamento di 50 milioni di euro nel triennio 2020-22 in favore di opere di tutela della costa abruzzese.
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