La piazza promessa tra erba alta e rifiuti

Disatteso l’accordo di programma del 2006 per la zona dei Caduti del Mare: mai fatti il campetto e il parco giochi

PESCARA. Aspettano la piazza promessa dai politici, al posto di quel pezzo di terra con l’erba alta, da quando hanno comprato le prime case all’inizio degli anni Settanta. All’ultima promessa, messa nero su bianco sui progetti depositati in Comune a partire dal 2006, ci hanno creduto davvero: tra i palazzi della Marina sud sarebbero dovuti arrivare «un percorso pavimentato in betonella, 10 panchine, 5 cestini portarifiuti, 10 piante ornamentali; un giardino per gioco-bambini con scivolo, bilico a 4 posti, una giostra con 6 seggiolini; un campo gioco rettangolare di 375 metri quadrati; un’area svago per anziani». Ma da allora, piazza Caduti del Mare, nonostante i 4 cartelli già montati a ogni angolo di strada, è rimasta la piazza che non c’è. E pensare che dopo il primo anno senza lavori, i residenti hanno chiesto conto all’allora sindaco Luciano D’Alfonso che il 30 maggio 2007 ha risposto con una lettera: «Per i lavori in piazza Caduti del Mare, i responsabili della nostra struttura tecnica mi hanno assicurato che, pur essendoci stata una modifica dovuta a problemi di viabilità su via Candeloro, saranno realizzate tutte le strutture previste dal progetto originale. Può pertanto rassicurare i suoi figli che il campo da calcetto si farà». Sono passati quasi 7 anni dalla lettera di D’Alfonso e il campo da calcetto non c’è ancora: al suo posto, erbacce, rifiuti e cani al pascolo. «Qui si taglia l’erba alta soltanto quando i residenti protestano e mi interesso io», dice Giacomo Cuzzi, capogruppo Pd alla circoscrizione Porta Nuova.

«Noi aspettiamo la piazza dagli anni Settanta», racconta un residente, Luciano Fortunato, «al centro avrebbero dovuto metterci anche il monumento ai Caduti del Mare, già pronto e messo temporaneamente sulla banchina del porto. Ma niente». «All’epoca del sindaco Pino Ciccantelli, primi anni Novanta», ricorda Tino Di Bartolomeo, «la forestale ha offerto gli alberi per arredare la piazza ma il Comune li ha rifiutati e la piazza è rimasta sempre così, nel degrado. Ora, siamo pronti a restituire le nostre tessere elettorali al Comune: siamo stanchi di essere presi in giro». Sul marciapiedi intorno a piazza Caduti del Mare si ammassano i rifiuti e su 4 tombini non ci sono più neanche le copertura di ghisa che sono state rubate: per evitare che qualcuno ci cada dentro, i residenti ci hanno messo pezzi di legno o di plastica.

Piazza Caduti del Mare è al centro di un accordo di programma tra una ditta che ha costruito un palazzo e il Comune: con un primo lotto di lavori da 115 mila euro, la stessa ditta ha realizzato un «nuovo tratto di strada tra via Pigafetta e via San Comizio; sistemazione stradale e la realizzazione di una nuova fognatura in via Magellano e via San Comizio; rifacimento del marciapiedi nord di via Pigafetta; sistemazione di due giardini adiacenti via Pigafetta e via San Comizio». Con il secondo lotto, 99 mila euro, avrebbero dovuto essere finiti i lavori, dalle panchine al campetto. Ma il secondo lotto non è cominciato. «In questa zona», dice Martino Tropeano, «l’illuminazione non basta. E poi l’ultima volta che il Comune ha rifatto l’asfalto è stato nel 1974».

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