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«La pista di atletica non si farà perché non bastano 4 milioni»

PESCARA. Enzo Imbastaro, presidente regionale del Coni, ribadisce il suo giudizio negativo sul progetto. «Ho forti dubbi sul parere che potrà esprimere la Soprintendenza sul progetto del nuovo...

PESCARA. Enzo Imbastaro, presidente regionale del Coni, ribadisce il suo giudizio negativo sul progetto. «Ho forti dubbi sul parere che potrà esprimere la Soprintendenza sul progetto del nuovo stadio Adriatico», afferma, «potrebbe vincolare l’attuale struttura e fermare ogni tipo di intervento. Tra l’altro, non mi sembra una cifra irrisoria quella prevista per rifare lo stadio».

Ma il presidente del Coni dice di essere anche preoccupato per il futuro dell’atletica leggera. Il progetto presentato prevede lo smantellamento della pista all’interno dell’Adriatico–Cornacchia per fare uno stadio interamente dedicato al calcio. La pista di atletica ad otto corsie, rifatta interamente nel 2009, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, dovrebbe essere trasferita in periferia, in un’area vicina al carcere di San Donato.

«L’atletica leggera a Pescara ha una grande tradizione», spiega Imbastaro, «ma l’importo previsto nel progetto appare insufficiente per realizzare una nuova pista in grado di ospitare gare anche di livello internazionale». La spesa prevista si dovrebbe aggirare sui 3-4 milioni di euro, secondo indiscrezioni. «Queste cifre non bastano per costruire un nuovo impianto», avverte il presidente regionale del Coni, «così Pescara rischia di essere tagliata fuori dal circuito delle gare internazionali».

Le critiche di Imbastaro, infine, si concentrano sulla riunione che si è svolta nei giorni scorsi in Comune per presentare il progetto dello stadio. «Il Coni non è stato nemmeno invitato», rivela il presidente.

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