La politica si spacca sul libro di Vannacci 

L’ex sindaco Alessandrini: un errore ospitarlo nella casa dei pescaresi. Pagano: polemica strumentale

PESCARA. «Resto convinto che la libertà, parola bellissima, debba sempre essere indirizzata alla piena realizzazione della società democratica, cioè l’opposto di quello che si espone nel libro, infarcito di luoghi comuni tanto cari alla destra più retriva, con le sue idee razziste e discriminatorie, i discorsi di odio e l’incitazione alla violenza. Il contrario cioè di quello che la casa dei pescaresi rappresenta». Sono le parole dell’ex sindaco di centrosinistra Marco Alessandrini che commenta così la presentazione del libro del generale Roberto Vannacci. L’iniziativa, promossa dal consigliere regionale della Lega Vincenzo D’Incecco, si terrà il 13 ottobre nella sala del consiglio comunale, richiesta e pagata di tasca propria dall’esponente politico del Carroccio.
E mentre il sindaco di oggi Carlo Masci, in quota centrodestra, non entra nel merito della querelle, è stata già annunciata in parallelo una contromanifestazione del Collettivo zona fucsia con più di 30 associazioni abruzzesi che si sono date appuntamento in piazza Italia. Ma, oltre che sulle idee contenute nel volume, lo scontro politico si consuma anche sul luogo stesso dell’evento. «Su una cosa non posso dare torto all’autore», specifica Alessandrini, «il mondo gira veramente al contrario se questo libello, in testa alle classifiche di vendita su Amazon, sarà presentato non in una libreria o in un auditorium, ma nella sala del consiglio comunale, la più importante sala istituzionale della città». «Passi per la presentazione», è la chiosa di Alessandrini, «che non è la prima e non sarà l’ultima, ma non sarà perlomeno il caso di pensare a un luogo diverso?».
Di tutt’altro tenore è la posizione espressa dal deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano che definisce la querelle «inutile e leziosa». «Siamo in un Paese dove c’è libertà di opinione e di parola», dice, «non trovo affatto strano che l’abbia organizzata un consigliere regionale della Lega. Se Vannacci vuole promuovere il suo libro sul territorio nazionale, allo scopo di venderlo, non vedo perché non debba farlo. La polemica è strumentale. Poi se sia corretto, giusto e opportuno che un militare tuttora in attività si esponga in questo modo, sono altre valutazioni per le quali ha già risposto il ministro della Difesa». Quanto alle idee di Vannacci, il forzista precisa di non aver letto il libro, ma «alcuni passaggi riportati» e quindi «non posso esprimere un giudizio in merito». (y.g.)
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