si comincia il 3 novembre

La scuola di musica apre in ritardo

Il sindaco Di Mattia: scelta obbligata, c’erano poche risorse

MONTESILVANO. La nuova scuola comunale di musica è pronta ad aprire i battenti per il nuovo anno. I corsi partiranno il 3 novembre, con un mese di ritardo. Le ragioni dello slittamento sono state spiegate nella mattinata di ieri nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato il sindaco Attilio Di Mattia, l’assessore con delega alle Finanze Enzo Fidanza e il direttore artistico della scuola Romeo Petraccia. Una realtà, quella della scuola civica di musica, che conta 230 iscritti e 40 docenti. «E’ un fiore all’occhiello che merita un’attenzione particolare. La decisione di farla partire con qualche settimana di ritardo è frutto di una scelta ben precisa, indotta da un’amministrazione poco oculata della vecchia gestione», ha spiegato Di Mattia. «Per il 2012 erano stati stanziati 235mila euro, ma quasi tutte le risorse erano state utilizzate nel primo semestre dell’anno. Abbiamo dovuto scegliere: togliere dei soldi a voci di bilancio importanti con l’eventualità di chiedere ai montesilvanesi di mettere di nuovo le mani nel portafogli o ritardare l’apertura della scuola e non chiedere un euro di più. Responsabilmente, in questo momento di grave crisi, abbiamo scelto di non chiedere altri soldi ai cittadini». Scelta condivisa da Fidanza, che ha chiarito: «La somma ancora disponibile per l’anno 2012 non sarebbe bastata facendo ripartire le attività il 1° ottobre. I budget per la scuola di musica negli ultimi anni sono stati sempre crescenti. Noi vogliamo invertire la rotta e operare sì con rigorosità ma nell’ottica dell’efficacia e dell’efficienza. Dobbiamo dimostrare di essere bravi senza chiedere altri soldi ai cittadini. Chiediamo agli amministratori di ragionare per budget, in modo che quello del 2013 sia sufficiente a coprire le spese, ma anche e soprattutto a realizzare progetti e percorsi formativi importanti». Per il direttore artistico della scuola Petraccia bisogna puntare alla valorizzazione dei docenti interni e degli allievi. «E’ il nostro primo obiettivo. Una scuola civica deve essere un punto di formazione. Bisogna puntare sulla qualità e riuscire, al tempo stesso, a risparmiare».

Per gli allievi migliori ci sarà «la possibilità di partecipare a concorsi e manifestazioni, anche istituzionali. Ci sarà una rassegna concertistica dei docenti della scuola, probabilmente dal prossimo febbraio, con cadenza quindicinale. Saranno valorizzati quegli insegnamenti che possono aiutare nella creazione di gruppi strumentali sia classici che moderni. La situazione trovata era caratterizzata dalla mancanza di una programmazione didattica consona alle normative vigenti».

Rosa Anna Buonomo

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