#Labuonascuola, gli studenti non fermano la protesta a Pescara

Il Collettivo cittadino: "Se non ci ascoltano continueremo a manifestare"
PESCARA. Gli studenti di Pescara dopo il corteo del 14 novembre che ha visto 5 mila studenti in piazza hanno continuato la manifestazione, occupando tutti gli edifici scolastici della provincia. Dal 18 novembre, per circa due settimane, i ragazzi hanno presidiato le scuole, organizzando attività alternative per protestare contro la Buona scuola del governo Renzi e il Jobs act, inadatti secondo gli stessi, a risolvere i reali problemi della scuola e del lavoro nel paese.
«Le occupazioni sono state condotte con grande organizzazione», dichiara la coordinatrice del Collettivo Studentesco Pescara Aksel Nikaj, «vogliamo far sentire le nostre istanze, non perdere tempo a scuola». Oltre alle istanze nazionali alcune scuole hanno espresso il disagio per le condizioni delle strutture, come il Misticoni-Bellisario che ha spostato l’attenzione del Comune sulla mancanza di un ulteriore sede a compensare l’aumento di iscrizioni, l’Alberghiero è riuscito a ottenere un incontro con il comune.
«Se il governo continua a non ascoltarci, continueremo a manifestare anche nel periodo primaverile», afferma Nikaj. Nonostante le occupazioni si siano concluse in tutte le scuole,l’atmosfera tra gli studenti rimane calda.