Ladri di marmitte, un altro arresto

9 Settembre 2022

È un pescarese di 32 anni. Scoperto dalla polizia, tenta la fuga in bici

PESCARA. Proseguono da giorni, in città, i furti di marmitte. Si contano almeno un paio di colpi al giorno con le auto caricate sui carriattrezzi e portate dai meccanici, per evitare il rischio di incendio durante la marcia. Due sere fa, i poliziotti della squadra volante insieme agli agenti del Reparto prevenzione crimine Abruzzo hanno sorpreso, in via Einaudi, un 32enne di Pescara mentre stava tentando di rubare un catalizzatore da un’auto in sosta. Alla vista dei poliziotti, allertati dai cittadini, l’uomo ha provato a scappare in sella ad una bicicletta, ma è stato subito bloccato. Sono stati anche trovati e sequestrati gli arnesi utilizzati per mettere a segno il colpo. Su disposizione del magistrato di turno, è stato posto ai domiciliari e ieri l’arresto è stato convalidato e il giudice ha confermato i domiciliari.
Lo scorso fine settimana, sempre gli agenti della squadra volante avevano arrestato per lo stesso motivo altre due persone, un 22enne e un 30enne, entrambi pescaresi residenti nel quartiere Rancitelli. I due erano stati beccati a smontare la marmitta da un’auto in sosta lungo via Nenni.
Il furto dei catalizzatori è un fenomeno in crescita in tutta Italia e nel resto del mondo – in America dai 4mila casi del 2019 si è passati l’anno successivo a oltre 14mila – avendo un valore consistente. Ad attirare i ladri è la presenza di platino, palladio e rodio, materiali che valgono più dell’oro. Le vetture maggiormente prese di mira sono le Smart, le Mini Cooper e i suv. Nelle settimane scorse, i ladri hanno colpito anche a Montesilvano.