Lavori sull’Asse attrezzato, tre rampe chiuse da oggi fino al 30 maggio: disagi e proteste

Pescara, disagi e caos nel traffico per i lavori sulle rampe dell’Asse e per i cantieri in città. Dal Comune parlano di lavori necessari, ma gli automobilisti sono costretti a file e cambi di percorsi. Scoppia la polemica politica
PESCARA. Comincia oggi la fase calda dei cantieri, con l’avvio dei lavori (per complessivi 940mila euro derivanti dal Pnrr) ai giunti di dilatazione sulle rampe dell’Asse attrezzato. Automobilisti messi a dura prova, dunque, visto che in città di interventi ce ne sono parecchi e, come spesso accade, proprio in vista della bella stagione. Lavori che interessano molte zone di Pescara e che cambieranno il volto di una città che punta a diventare grande. Questo è quanto ribadito sia dal sindaco Carlo Masci che dal consigliere Massimo Pastore, presidente della commissione Lavori Pubblici. Una visione che pone, tra i principali interventi della città, l’ampliamento della pineta Dannunziana, reso possibile grazie all’ultima parte di lavori che interessano l’ex svincolo a trombetta. Va demolito il tratto sopraelevato su via Nazionale Adriatica Sud. L’opposizione, e in particolare il capogruppo del Pd Piero Giampietro, critica la mancanza di programmazione.
Da oggi e fino al 30 maggio scatta un nuovo piano della viabilità a San Silvestro. Il Comune ha disposto l’istituzione del divieto di transito, da oggi al 30 maggio, nel tratto compreso tra via Pantini e la rotatoria di San Silvestro Spiaggia in entrambi i sensi di marcia. «È un lavoro di grande importanza, che porterà alla totale eliminazione di una barriera architettonica di migliaia di tonnellate di cemento», afferma il consigliere Pastore. «Questa chiusura della viabilità permetterà all’impresa di lavorare in sicurezza, ma possiamo auspicare che venga anticipata la riapertura delle strade, rispetto alle date riportate nell’ordinanza. Una volta finiti i lavori rimarranno solo i piloni da abbattere. ma non sarà necessaria la chiusura al traffico».
Negli stessi giorni scattano altri divieti di transito, con la chiusura di tre accessi all'Asse attrezzato. Non si accede all'Asse dalla parte posteriore del Comune. Istituito il divieto di transito anche sulla rampa che, procedendo in direzione nord-sud, conduce da piazza Italia al ponte. Inoltre, non si accede dalla zona che costeggia il palazzo Quadrifoglio (vicino all'Inps). Altri interventi vengono effettuati nella zona prospiciente la locomotiva monumentale. Qui viene creata un’area di sosta per le auto, con gli appositi stalli, visto che sono stati eliminati i posti auto in piazza della Repubblica.
Proseguono i lavori all’interno della stessa area di risulta, dove la bonifica è ormai quasi ultimata nella parte a sud. Si procederà poi nell’area del terminal bus (nei pressi del G hotel). Interventi in corso su via Doria e sul lungomare. Proseguono i lavori (su via Ferrari, via Da Vinci, via del Santuario e via Caravaggio) nell’ambito del progetto di Terna per l’interramento del cavo. Alcune modifiche riguardano altre arterie cittadine, interessate dagli interventi di ripristino dell’asfalto, come un tratto di via Caduta del Forte. Gli altri lavori per il manto stradale partiranno da lunedì. In città sono in corso gli interventi dell’Aca, sia nell’area vicina al campo Rampigna che nel tratto di corso Vittorio, compreso tra corso Umberto e via Michelangelo.
«Aprire tutti questi cantieri in contemporanea vuol dire mettere a dura prova il traffico di un’intera città e forse anche la tenuta del sistema di mobilità di tutta l’area urbana. Parliamo di opere che contemporaneamente complicano l’accesso al centro della città da nord e da sud, con la simultanea chiusura dell’accesso all’asse attrezzato dall’area più vicina al centro, ossia piazza Italia», commenta il consigliere Giampietro. «Benché in alcuni casi si tratti di opere indispensabili, non capisco cosa impedisca alla giunta di programmarle con una tempistica che eviti l’effetto imbuto, considerando che fra meno di venti giorni chiuderanno le scuole e ogni intervento avrebbe un impatto più contenuto».