PESCARA

Lavori viale Marconi, chiesto l'intervento di Corte dei conti e prefetto / VIDEO

I consiglieri del Pd accusano il Comune di pressapochismo, confusione e di aver scatenato il caos con le modifiche alla viabilità: spesi 590mila euro in più e non c'è sicurezza pubblica

PESCARA. "La situazione sta scappando di mano al Comune. Di fronte agli incidenti e ai frequenti episodi di mezzi pesanti costretti agli straordinari per aggirare le rotatorie, che dimostrano il pressapochismo e la confusione che hanno contraddistinto questo progetto, l’amministrazione comunale continua a negare l’evidenza. Potrebbe sembrare una questione risibile se non fosse che i soldi sono stati spesi, e inoltre non si capisce se verranno impiegate ulteriori risorse per completare il tutto. Ad oggi non si intravede una via d’uscita". E' quanto hanno affermato questa mattina i consiglieri comunali del pd Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e quello regionale Antonio Blasioli a proposito della telenovela sui lavori di viale Marconi.

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Il video virale sui social dopo i lavori effettuati dal Comune di Pescara

Secondo quanto illustrato, dopo 852 giorni di lavori, a fronte dei 189 previsti in origine, è stato speso 1 milione 560mila euro cioé 590mila euro euro in più rispetto alla somma inizialmente preventivata (970.078,45 euro). "Ora", sostengono i consiglieri, "il Comune deve ammettere che mancano i fondi necessari al completamento della strada, motivo per cui l’arteria non è ancora pienamente fruibile, come testimoniano le rotatorie transennate e interdette al transito dei mezzi pubblici".

I consiglieri comunali del Pd con quello regionale Antonio Blasioli

I consiglier del Pd chiedono che sui lavori e le spese per viale Marconi faccia luce la Corte dei conti e intervenga il prefetto: "Malgrado le dichiarazioni del sindaco Masci, si tratta, dopo 3 anni di opere, di un lavoro terminato solo in maniera fittizia. Per questa ragione sollecitiamo anche l’intervento del prefetto chiedendogli il ripristino, in tempi celeri, delle condizioni di sicurezza stradale per tutti i fruitori dell’arteria. I pedoni, alle prese con attraversamenti pedonali troppo prossimi agli incroci, criticità che potrebbe essere attenuata attivando almeno per questa finalità i semafori installati. Gli autisti di Tua (che per mezzo dei sindacati hanno iniziato le procedure di raffreddamento e conciliazione), costretti a violare sistematicamente il codice della strada per percorrere viale Marconi, col rischio di vedersi decurtati i punti della patente o di conseguenze penali nel caso di incidenti e relative lesioni. Per terminare con gli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto e i ciclisti, le cui cronache raccontano di inevitabili incidenti". c'è poi un altro aspetto sul quale i consiglieri hanno insistito: gli impianti semaforici. "Nessuno conosce, e non è dato saperlo, quale sarà lo schema di funzionalità degli impianti e non è un caso che, ancora oggi, sui quotidiani si ragiona di ipotesi che non trovano appigli formali. Se ci atteniamo agli atti, nella risposta alla seconda interrogazione l’amministrazione di centrodestra fa sapere di essere in attesa che la Tua – dopo oltre 800 giorni - si doti dei dispositivi di rilevazione a bordo dei bus, ovvero quella strumentazione in grado di segnalare al semaforo l’approssimarsi del mezzo così da avere la priorità sul resto della circolazione, e quindi poter transitare senza intoppi all’interno delle rotatorie. Ad oggi non sappiamo se Tua stia acquistando i dispositivi per tutti gli autobus, ma la domanda che ci poniamo è questa: chi ha diritto a percorrere le corsie riservate e quindi usufruire delle rotatorie tagliate?".