Le cabine telefoniche diventano delle librerie

L’idea del Comune per ridare vita agli spazi abbandonati: «Vogliamo stimolare la lettura»
COLLECORVINO. «Nessuno è mai solo con un libro in mano». Questa massima di Roberto Roversi è solo una delle tante che adornano le cabine telefoniche in disuso che il Comune di Collecorvino ha voluto recuperare e rendere secondo la filosofia universale del bookcrossing, ossia il movimento per lo scambio di libri, vere e proprie librerie “all’aperto”.
Le cabine intatte, chiuse, con regolari scaffali e protette in caso di maltempo, presentano all’interno libri organizzati secondo una logica: in basso per i più piccoli e in alto per i più grandi. La prima cabina si trova al Parco comunale di Congiunti. «I miei due interessi ossia creatività e lettura mi hanno portato a combinare le due cose e fonderle in questo semplice ma importante progetto che vogliamo proporre alla nostra comunità», spiega l’assessore alla Cultura, Moira D’Agostino. «Chiunque può prendere un libro in questa biblioteca e può depositarne altri, è una forma di empatia oltre che uno stimolo soprattutto per i più piccoli che abbiamo già visto avvicinarsi a questa prima cabina collocata nel parco con grande curiosità».