Liceo evacuato, il collaboratore scolastico: «Non respiravo, peggio dell’ammoniaca»

foto di Giampiero Lattanzio
L’uomo è stato tra i primi a dare l’allarme con la collega finita in ospedale. La sua testimonianza: «Non si dimentica»
PESCARA. «Gli occhi non mi bruciavano, ma quell’odore pungente mi ha quasi tolto il respiro e la gola grattava tantissimo. Non riuscivo a deglutire. Sinceramente non ho visto né fumo né vapore, come ho sentito dire da qualcuno, ma quell’odore così forte non lo dimentico. Ha presente l’ammoniaca? Peggio. Così, insieme con la mia collega, finita tra l’altro in ospedale, ho cominciato ad aprire le finestre. Poi, insieme con gli altri collaboratori, abbiamo suggerito agli studenti già entrati di abbandonare l’aula e la scuola».
A raccontare cosa è accaduto giovedì mattina, all’interno della palazzina A del liceo Marconi, è un collaboratore scolastico, tra i primi a segnalare, assieme a un’altra collega, la presenza di una sostanza urticante nell’edificio scolastico. «Qui il personale viene diviso nelle varie sezioni presenti nelle tre strutture, tra l’altro di recente realizzazione», aggiunge. «Ogni mattina arriviamo almeno venti minuti prima della campanella delle 7.50 e cominciamo la nostra giornata. È la prima volta che ci troviamo ad affrontare un’emergenza simile».
E un’altra collaboratrice scolastica aggiunge: «La nostra collega ha lanciato l’allarme e poi si è sentita male, tanto da essere trasportata al pronto soccorso. Ci siamo spaventati. I sanitari sono stati molto pazienti. Poi anche alcuni studenti hanno cominciato a tossire, mentre altri si sono spaventati. Alcuni di noi hanno scelto di farsi visitare qui sul posto, anche per stare più tranquilli». Nei paraggi, tra l’atrio esterno alla scuola e la strada, ci sono anche gli studenti arrivati in ritardo, che non sanno bene cosa è accaduto prima del suono della seconda campana.
«Non sappiamo nulla, sinceramente», dice una ragazza. «Ci hanno detto che qualcuno ha utilizzato lo spray urticante. Stiamo cercando di capire meglio. Non ci fanno entrare». E un altro studente aggiunge: «La scuola è nuova, ma si è rotta una mattonella, da cui è fuoriuscito qualcosa. Probabilmente si tratta di una fuga di gas. Tutte queste ambulanze ci intimoriscono. Speriamo non ci siano casi gravi». Poi, pian piano, le informazioni sono cambiate e i ragazzi si sono tranquillizzati.
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