Lo Sport non va in vacanza, Ferrante: disabili dimenticati

PESCARA. Sono aperte da ieri le adesioni a “Lo sport non va in vacanza”, la rassegna di sport e divertimento organizzata dall’assessorato allo Sport del Comune, guidato da Patrizia Martelli, in...
PESCARA. Sono aperte da ieri le adesioni a “Lo sport non va in vacanza”, la rassegna di sport e divertimento organizzata dall’assessorato allo Sport del Comune, guidato da Patrizia Martelli, in sinergia con il Coni. Per accedere all’iniziativa, aperta ai ragazzi tra i 6 e i 14 anni, le iscrizioni vanno effettuate sul sito del Comune.
Ma arrivano le proteste dell’associazione Carrozzine determinate, guidata da Claudio Ferrante, edi Angsa Abruzzo, presieduta da Alessandra Portinari. «Non sono stati messi in campo istruttori esperti che abbiano le competenze per affrontare tutti i casi di abilità differenti», contesta Ferrante. «Vogliamo sapere se sono state fatte verifiche sull’accessibilità delle strutture e quali sport potranno praticare le persone in carrozzina, quelle con amputazione, quelle con disabilità sensoriale e intellettiva». «Nell’avviso, aperto a un massimo di mille partecipanti, solo 10 posti sono riservati ai minori appartenenti a nuclei familiari che vivono un disagio sociale, condizione che non corrisponde solo a uno stato di disabilità», aggiunge Portinari. «Nonostante la questione sia stata sollevata l’anno scorso, si assiste a un trattamento discriminatorio perché gli sport elencati non possono essere praticati da tutti: molti dei bambini con autismo possono praticare solo il nuoto ma gli assistenti non possono essere presenti alle Naiadi e alla piscina provinciale».