Luciani e i ragazzi della via Gluck 

FRANCAVILLA AL MARE. Cita Celentano e rievoca gli anni della via Gluck, quando i ragazzi sognavano le città senza cemento, il sindaco Antonio Luciani. E verrebbe da sollecitare il primo cittadino a...

FRANCAVILLA AL MARE. Cita Celentano e rievoca gli anni della via Gluck, quando i ragazzi sognavano le città senza cemento, il sindaco Antonio Luciani. E verrebbe da sollecitare il primo cittadino a osare di più, ad andare sino in fondo su queste belle utopie, perché a Francavilla c’è davvero tanto da bonificare per riportarla agli antichi splendori.
Per ora, ci si può accontentare di un bel prato in erba sintetica che, da ieri, è stato posato davanti a quello che resta della Sirena, dopo lunghe settimane di polvere e macerie. «La immagino così una città mediterranea come la nostra» scrive il sindaco, in versione social, postando foto di se stesso sempre sorridente e ottimista, «perché una migliore qualità della vita passa necessariamente attraverso la riduzione dei volumi in eccesso e la riappropriazione degli spazi urbani da parte dei cittadini. Nel 1966», prosegue Luciani, «Adriano Celentano cantava ne il ragazzo della via Gluck: ...“Ma come fai a non capire, è una fortuna, per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati, mentre là in centro respiro il cemento”...». Così, mentre Luciani cammina sul nuovo prato verde, fa sapere che, tra circa un mese, la facciata del Palazzo Sirena sarà messa in sicurezza, l’intero edificio illuminato e reso operativo. Ma potrà un semplice prato d’erba sintetica chiudere la pratica Sirena? Certamente no. Perché Luciani ha sempre detto che l’assetto definitivo dovrà prevedere parcheggi sotterranei, con viale Nettuno che, nell’area della nuova piazza riqualificata, potrebbe addirittura essere portato sotto il livello del mare. Opere importanti, dunque. Presumibilmente molto costose, considerando l’estrema vicinanza dalla linea costiera e i rischi ai quali la città è normalmente esposta in concomitanza di nubifragi e mareggiate. Si sa, oggi si può costruire ovunque, anche sull’acqua. Costa molto, ma si può fare. L’importante è avere uno studio di fattibilità, verificare costi e benefici. Per ora, sul bilancio delle opere pubbliche del Comune, compaiono però soli 2 milioni di euro per un progetto di finanza. Risorse di privati che dovrebbero essere impegnate proprio sulla piazza principale delle città. Basteranno queste risorse? Difficile dire. L’importante è sognare e guardare avanti con fiducia. (f.c.)
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