L’ultimo saluto a Zola con la promessa di esaudire il suo sogno: un unico teatro Cordova-Cavour

8 Settembre 2025

L’impegno di Masci: «Lo ricorderemo senza tralasciare questo suo desiderio» e l’arcivescovo: «Gli ultimi mesi vissuti con dolore e silenziosa dignità»

PESCARA. «Il suo sogno continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha amato e nelle scene che ha illuminato con la sua presenza. Chiedo a tutti voi di non dimenticarlo e di provare a concedergli la possibilità di parlare adesso e nel futuro, anche se non c’è più». Così Ugo Miscia, amico dell’attore e regista William Zola morto venerdì mattina a 81 anni, al termine della cerimonia funebre che si è svolta ieri pomeriggio nella parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario. A celebrarla l’arcivescovo Tommaso Valentinetti, che ha ricordato la figura di Zola come un punto di riferimento per il teatro in città.

«Si sono spente le luci del palco», ha esordito. «Si è chiuso il sipario sull’ultimo atto di una vita, quella di William. Tutto il suo percorso terreno è stato alimentato dall’amore per il teatro. Fino a poco prima di lasciarci parlava di progetti, di allestimenti futuri. C’era nei suoi occhi una luce espressiva di un sogno da realizzare. Il suo percorso era segnato dalla curiosità e dalla ricerca costante». E ha aggiunto: «Gli ultimi mesi della sua vita sono stati segnati da momenti di profondo dolore, vissuti con silenziosa dignità. Una solitudine che spesso appartiene agli artisti, a quelli che vivono intensamente». In chiesa, per l’ultimo saluto tanti artisti, registi e attori che con William, ideatore del festival “Spoltore Ensemble”, hanno condiviso esperienze professionali e sperimentato idee innovative, ma legate a doppio filo con la tradizione. A loro l’arcivescovo Valentinetti ha rivolto parole di conforto: «In questa occasione non vogliamo dirgli addio, ma arrivederci». Si stringono attorno al regista, innamorato di Shakespeare, l’amico e direttore artistico del teatro Cavour Giuseppe Pomponio, la direttrice artistica del teatro Florian Giulia Basel, l’attore Luigi Ciavarelli, i registi Edoardo Oliva e Milo Vallone, le attrici Tiziana Di Tonno e Daniela Musini. Poi, dopo le commoventi parole di Ugo Miscia, che insieme con William ha condiviso la prima esperienza in radio, anche il sindaco Carlo Masci è intervenuto per un saluto a nome dell’intera città: «William era una persona speciale per la nostra comunità. Ha dato cuore, passione e amore attraverso una visione innovativa, perché i suoi occhi hanno sempre guardato il mondo da un palcoscenico. Una persona amabile, con la quale era stimolante interloquire. Ha sempre cercato di proiettare il suo sguardo altrove, ma negli ultimi tempi non riusciva, si sentiva distante dalla società. Il suo ultimo sogno era quello di unire le due anime dei teatri Cavour e Cordova. Faremo in modo di ricordarlo, senza tralasciare questo desiderio».

Tra i presenti alla cerimonia anche l’assessore ai Grandi Eventi del Comune Alfredo Cremonese, il consigliere Carlo Costantini e l’ex assessore Gianni Teodoro

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