Lusi rinviato a giudizio, l'ex tesoriere a processo il 25 febbraio 

È stato rinviato a giudizio il senatore Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita agli arresti dal 22 giugno scorso accusato di essersi appropriato di oltre 23 milioni di euro dalle casse del partito. Il processo per Lusi inizierà il 25 febbraio prossimo. Lo ha deciso il gup del tribunale di Roma, Maria Bonaventura, che ha anche condannato la moglie, Giovanna Petricone, a un anno di reclusione

ROMA. È stato rinviato a giudizio il senatore Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita agli arresti dal 22 giugno scorso accusato di essersi appropriato di oltre 23 milioni di euro dalle casse del partito. Il processo per Lusi inizierà il 25 febbraio prossimo. Lo ha deciso il gup del tribunale di Roma, Maria Bonaventura, che ha anche condannato la moglie, Giovanna Petricone, a un anno di reclusione. La richiesta di patteggiamento della pena a un anno era stata formulata nella precedente udienza con il parere favorevole della procura.

Il gup Bonaventura ha disposto il processo anche per i commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio, e per la segretaria, Diana Ferri, prestanome di una società risultata riconducibile allo stesso senatore. Per tutti il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Lusi in attesa del processo resta agli arresti domiciliari presso il monastero Santa Maria dei Bisognosi nei pressi di Carsoli, in Abruzzo. Il senatore Lusi deve rispondere anche di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli, per aver sostenuto di av sempre agito nella gestione del denaro con un accordo fiduciario. Rutelli e la Margherita sono stati ammessi nel procedimento come parte civile.

Il processo per il senatore Luigi Lusi e per tre suoi collaboratori inizierà il 25 febbraio davanti ai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma. Il gup, Maria Bonaventura, non ha disposto nuovamente il sequestro dei beni dell’ex tesoriere della Margherita così come era stato richiesto dai legali di Francesco Rutelli e della stessa Margherita. Il gup ha spiegato che i beni di Lusi sono già stati sequestrati dal gip nell’ambito dell’ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di immobili fra i quali una villa di lusso a Genzano dove viveva anche la moglie, Giovanna Petricone. Nel sequestro rientrano anche cinque appartamenti a Capistrello, in provincia de l’Aquila e un appartamento nel centro storico di Roma, in via Monserrato. Luigi Lusi ha sempre respinto le accuse sostenendo di aver agito nell’investimento di immobili con un «patto fiduciario» ricevuto da Rutelli. Proprio per questo a Lusi viene contestato anche il reato di calunnia.