«Ma il prezzo resterà troppo alto»

6 Aprile 2023

Il fronte critico: così l’Unione dei consumatori solleva dubbi sui provvedimenti

PESCARA. Secondo quanto stabilito da Arera, la bolletta del gas scende del 13,4% nel mercato tutelato. «Ottima notizia. Ma i guai non sono finiti. Pende, infatti, come una spada di Damocle, una tassa occulta da quasi 500 euro. La decisione del Governo di ripristinare il 65% degli oneri di sistema in aprile e il 100% a partire da luglio, comporta, infatti, a regime, un aggravio medio in bolletta del 459 euro. Una scelta gravissima se si considera che, nonostante il calo di oggi e gli sconti fiscali ancora in vigore, le bollette restano lo stesso più elevate rispetto ai tempi normali». Ad affermarlo è Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori
Secondo lo studio dell'Unc, infatti, se per una famiglia tipo in tutela il -13,4% significa spendere 162 euro in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi, pur non quantificando il ripristino degli oneri, resta alla cifra notevole di 1.048 euro, che sommati ai 641 della luce scattati ad aprile, determinano una stangata complessiva pari a 1.689 euro. Inoltre, se il prezzo del gas oggi scende del 13,4% rispetto ai mesi immediatamente precedenti, il confronto con il periodo pre-crisi, ossia con marzo 2021, resta ancora maggiore del 6%. Rispetto, poi, alla spesa annua del 2020, ultimo anno regolare, pari a 975 euro, ora si pagano ancora 73 euro in più, pari al +7,5 per cento. «Se a queste cifre aggiungiamo i 459 euro tra poco in arrivo, il divario diventa lunare», conclude Vignola. (c.s.)