Ma la fabbrica (per ora) resterà in funzione

Il Tar sospende ancora una volta l’ordinanza del sindaco, invita però il Comune a fare altri controlli

PESCARA. Il sansificio può continuare a lavorare la sansa, almeno per ora. La decisione è del Tar che, venerdì scorso, ha confermato il congelamento dell’ordinanza, emanata il 2 aprile scorso dal sindaco Alessandrini, con la quale era stata disposta la sospensione immediata dell’attività dell’azienda a causa dell’emissione di presunti fumi molesti nell’aria. Nello stesso tempo, i giudici hanno invitato l’amministrazione comunale ad effettuare ulteriori controlli.

Si tratta di una vittoria a metà per la società Schiavone biocalore, che già il 21 aprile scorso aveva ottenuto, sempre dal Tar, la sospensione provvisoria dell’atto impugnato, ossia l’ordinanza del sindaco. Ora, i giudici sono andati oltre. Venerdì scorso, il presidente del Tar Michele Eliantonio e i consiglieri Alberto Tramaglini e Massimiliano Balloriani, sono tornati a riunirsi per esaminare il ricorso contro l’ordinanza del sindaco, presentato dalla società Schiavone biocalore, difesa dagli avvocati Marco De Merolis e Antonio Luciani, e hanno deciso di accogliere l’istanza cautelare avanzata dall’azienda, «salvo l’obbligo», è scritto nell’ordinanza del tribunale amministrativo, «dell’amministrazione resistente di verificare tempestivamente se effettivamente sono cessate le condizioni che hanno imposto l’adozione di detta ordinanza, al fine dell’adozione di eventuali ulteriori analoghi provvedimenti». I giudici hanno poi fissato l’udienza di merito per il prossimo 7 ottobre.

Nel frattempo, qualche giorno fa la giunta comunale ha approvato un provvedimento con cui dà mandato all’Avvocatura dell’ente di resistere in giudizio contro il ricorso presentato dalla Schiavone biocalore. La società, tuttavia, avrebbe già richiesto al Comune il risarcimento dei danni causati dalla sospensione dell’attività dello stabilimento, dal 15 gennaio al primo aprile scorsi.(a.ben.)

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