Fernando Di Benedetto, 66 anni, di Sulmona

CARAMANICO TERME

Malore in montagna, muore infermiere 

Fernando Di Benedetto, 66 anni, lavorava nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Sulmona. Il dolore dei colleghi

CARAMANICO. Stava percorrendo il sentiero delle Signore che da Passo San Leonardo conduce verso il Morrone, quando ha accusato un piccolo affaticamento. «Andate avanti che vi raggiungo», ha detto ai due amici che erano in sua compagnia. Amici che non ha più rivisto. Dopo pochi minuti infatti, Fernando Di Benedetto, sulmonese di 66 anni, appassionato da anni delle escursioni in montagna, ha avuto un nuovo malore, molto più forte. Ha preso il telefonino riuscendo a chiamare il centralino del 118 e descrivendo la zona dove si trovava, prima di accasciarsi lungo il sentiero e andarsene via per sempre.

L’elisoccorso del 118 arrivato sul posto della tragedia, ma non c’è stato nulla da fare
È morto sulla sua montagna, Fernando Di Benedetto, infermiere del reparto di ortopedia dell’ospedale di Sulmona, molto conosciuto in città. A scoprire che per lui non c’era più niente da fare sono stati gli altri due sulmonesi che lo accompagnavano ieri mattina nell’escursione sul monte Morrone a caccia di orapi. Erano diretti a Mandar Castrata, nello stazzo di Capoposto, lo stesso luogo dove, 23 anni fa, fu consumata una delle pagine più tragiche delle cronache d’Abruzzo con l’uccisione delle due turiste padovane, Diana Olivetti e Tamara Gobbo da parte del pastore macedone Alivebi Hasani. Non vedendo salire l’amico, i due escursionisti sono tornati indietro e lo hanno trovato ormai senza vita, disteso lungo il sentiero sul versante pescarese del monte Morrone al confine dei territori comunali di Caramanico Terme e Sant’Eufemia a Maiella. Sul posto sono arrivati anche l’elisoccorso del 118 di Pescara e la Life di Caramanico Terme, ma anche gli operatori del pronto soccorso non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 66enne. Dell’accaduto sono stati informati i carabinieri che sulla vicenda hanno aperto un fascicolo per risalire alla dinamica dei fatti.
La salma di Fernando Di Benedetto è stata quindi trasferita all’obitorio dell’ospedale di Pescara a disposizione della magistratura. Questa mattina, la procura di Pescara deciderà se svolgere l’autopsia o se basterà un semplice esame esterno del cadavere. I nuovi protocolli anti Covid prevedono infatti, lo svolgimento del tampone. Subito dopo, la salma sarà riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali.
Di Benedetto lascia la moglie e due figli e tanto sconforto in quanti lo conoscevano. «Era un pezzo di pane, sempre con il sorriso e un grande lavoratore. Abbiamo perso uno splendido collega», è stato il commento dei colleghi dell’ospedale di Sulmona. Ieri nel reparto di Ortopedia dove l’infermiere lavorava, subito dopo l’arrivo della tragica notizia, è sceso un silenzio surreale e nessuno aveva voglia di parlare. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Commovente quello del suo amico Gaetano Lepore: Se mi avessero chiesto chi è Fernando … avrei risposto “un galantuomo”! Sì, perché è quello che sei sempre stato. Per me, e per quelli della mia età che hanno condiviso con te la prima parte della gioventù eri il fratello più grande, il dispensatore di consigli e “cazziate”, quello che non si tirava mai indietro, quello del “ci penso io”. La parte saggia del nostro essere.
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