Medri (Adecco Italia): «Ai giovani dico di non smettere di imparare e mettersi in gioco»

11 Ottobre 2025

Il Vp Staffing in città in occasione dell’apertura della decima filiale in Abruzzo. Dai profili più richiesti alle difficoltà e alle prospettive: la formazione va allineata con le reali richieste 

PESCARA. Non smettere mai di imparare e di mettersi in gioco. Una filosofia che dovrebbe accompagnare il percorso di ogni candidato lavoratore: un consiglio che arriva da Adecco, agenzia per il lavoro a livello globale nel mondo dei servizi per la gestione delle Risorse umane, e che ieri ha aperto in città la decima filiale in Abruzzo dove opera con oltre cento collaboratori. Un’occasione per parlare del mercato del lavoro a Pescara e in Abruzzo con il Vp Staffing di Adecco Italia, Massimiliano Medri, per cercare di capire meccanismi che a volte appaiono incomprensibili.

Direttore, qual è la dinamica del lavoro in Abruzzo?

«In Abruzzo il mercato del lavoro è particolarmente vivace e in continua trasformazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita costante della domanda da parte delle aziende locali, che si rivolgono a noi per trovare le figure di cui hanno bisogno, soprattutto nei settori del commercio, delle costruzioni, dei servizi alle imprese, del manifatturiero, dei servizi alle persone, del turismo, dell’informatica e dell’automazione robotica».

Ha qualche dato?

«Dal 2024 abbiamo avviato al lavoro più di 4.800 candidati, grazie alla collaborazione con oltre 680 aziende abruzzesi».

E quali sono i profili più richiesti?

«In questo momento, i profili più richiesti in Abruzzo – e in particolare nella provincia di Pescara – sono quelli legati alla grande distribuzione organizzata, come commessi, scaffalisti e banconisti, ma anche figure per il settore delle costruzioni, come carpentieri e muratori. Nel comparto metalmeccanico c’è una forte domanda di operatori addetti all’assemblaggio e di manutentori elettrici e meccanici, mentre nel settore dell’occhialeria sono molto ricercati gli operatori di produzione. Le figure che invece sono più complesse da trovare sono i manutentori elettrici e meccanici su macchinari industriali e gli operatori tecnici specializzati in ambito meccanico, elettrico e robotico. Questo conferma quanto sia importante investire nella formazione tecnica e nell’aggiornamento continuo delle competenze».

Quanto è difficile oggi avere un contratto a tempo indeterminato?

«Le agenzie per il lavoro sono un canale preferenziale per trovare un lavoro a tempo indeterminato: per quel che ci riguarda, posso dire con orgoglio che siamo riusciti ad avviare circa il 60 per cento dei lavoratori con questa tipologia contrattuale, un dato che risulta superiore alla media nazionale. Le difficoltà principali derivano dalla necessità delle aziende di mantenere una certa flessibilità per rispondere alle variazioni del mercato e, come dicevo prima, dalla carenza di profili altamente specializzati, che spesso porta le imprese a preferire contratti più flessibili o a tempo determinato. L’impegno è proprio quello di accompagnare i candidati verso percorsi di stabilizzazione, offrendo opportunità concrete di crescita e continuità professionale».

Quali sono le prospettive nel mercato del lavoro?

«Sono sicuramente positive. L’Abruzzo si distingue per la dinamicità dei suoi settori produttivi e per la presenza di aziende che investono in innovazione e capitale umano. È fondamentale, però, continuare a lavorare sull’allineamento tra la formazione e le reali richieste delle imprese, soprattutto per quanto riguarda i ruoli tecnici e specializzati. Solo così potremo favorire un incontro sempre più efficace tra domanda e offerta di lavoro e sostenere la crescita di un mercato del lavoro qualificato, dinamico e inclusivo».

Entriamo nei particolari: può spiegare in sintesi quali sono i vantaggi di un contratto di somministrazione per il datore, per l’agenzia e per il lavoratore?

«Il contratto di somministrazione rappresenta una soluzione estremamente vantaggiosa per tutte le parti coinvolte. Questo per le aziende non solo riduce i tempi e i costi di gestione, ma permette anche di accedere a competenze che spesso sono difficili da reperire internamente, soprattutto in un contesto come quello abruzzese dove il mismatch tra domanda e offerta di profili tecnici è particolarmente sentito. Dal punto di vista dei lavoratori, la somministrazione offre l’opportunità di entrare rapidamente nel mondo del lavoro, di maturare esperienza in diversi contesti aziendali e di beneficiare di percorsi di formazione e aggiornamento. In molti casi, questo percorso si traduce in una stabilizzazione a tempo indeterminato, come dimostrano i dati abruzzesi. Per noi di Adecco, infine, è uno strumento che ci permette di svolgere un ruolo di facilitatore tra domanda e offerta, offrendo soluzioni personalizzate e innovative che rispondono alle esigenze specifiche delle aziende locali e valorizzano il capitale umano del territorio».

Quali sono i motivi che hanno spinto Adecco ad aprire una nuova filiale a Pescara?

«La decisione nasce dalla volontà di essere ancora più vicini a candidati e aziende del territorio. Vogliamo offrire servizi di consulenza e recruiting sempre più personalizzati, rispondendo a una domanda di lavoro in crescita e in continua evoluzione».

Quanto è concorrenziale e competitivo il vostro settore, quello delle agenzie di lavoro?

«Il settore delle Agenzie per il lavoro è estremamente competitivo e in continua trasformazione, anche in Abruzzo. La presenza di numerosi operatori e la crescente digitalizzazione dei servizi ci impongono di aggiornarci costantemente e di offrire soluzioni sempre più innovative e personalizzate. Dobbiamo sempre valorizzare il capitale umano e il talento».

Direttore, quali consigli e indirizzi formativi si sente di dare a un giovane che cerca lavoro?

«A un giovane che si affaccia oggi sul mercato del lavoro in Abruzzo consiglio innanzitutto di investire nella formazione tecnica e nelle competenze digitali, che sono sempre più richieste dalle imprese. È importante essere flessibili, curiosi e pronti ad aggiornarsi costantemente, senza trascurare le cosiddette soft skills, come la capacità di lavorare in team, l’adattabilità e la comunicazione efficace. Partecipare a percorsi di orientamento e stage, anche tramite agenzie, può rappresentare un ottimo punto di partenza per costruire un percorso professionale solido e duraturo. La chiave è non smettere mai di imparare e di mettersi in gioco».

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