11 ottobre

Oggi, ma nel 1980, a Sanremo, in provincia di Imperia, l’equipaggio composto dai tedeschi Walter Röhrl e Christian Geistdöfer, rispettivamente pilota e navigatore, su Fiat 131 Abarth, vincendo l'edizione numero 22 del rally casalingo del circuito mondiale si aggiudicavano di fatto il titolo iridato sia nella categoria piloti (era il primo per il fuoriclasse di Ratisbona, di 33 anni) che in quella riservata ai costruttori (era il terzo consecutivo), aggirando, grazie all’astuzia del direttore sportivo Cesare Fiorio, le restrizioni imposte dagli operai in sciopero. Protestavano contro gli annunciati 14mila licenziamenti delle maestranze previsti dalla casa automobilistica torinese dopo la cassa integrazione per una settimana per 78mila operai attuata per tentare di fronteggiare la crisi energetica. Röhrl e Geistdöfer tagliavano per primi il traguardo su vettura in livrea insolitamente tutta bianca (nella foto, particolare, in azione, proprio sul tracciato della cittadina ligure) invece che con la tradizionale colorazione gialloblù “Olio Fiat”. Ovvero correvano in versione non ufficiale, con vettura recuperata dal Jolly club di Milano, benché tecnicamente proveniente dal team agonistico della ditta della famiglia Agnelli come mezzo già preparato per il Tour de Corse del 24-25 ottobre successivi. Ciò proprio per le limitazioni alle uscite di addetti, motori e pezzi di ricambio imposte dagli addetti delle officine di corso Marche del capoluogo piemontese. E pure i meccanici al seguito della gara risultavano ufficialmente in ferie: proprio per evitare rogne con i sindacati. Il 14 ottobre nella città sabauda ci sarà la marcia dei 40mila che sbloccherà le trattative con le sigle delle organizzazioni di tutela dei lavoratori -quelle che avrebbero voluto che la prova sanremese venisse affrontata con adesivi “No ai licenziamenti” sulle auto in cambio del via libera a uomini e mezzi del reparto corse Fiat- e produrrà il ritiro del piano di riduzione degli esuberi già annunciato. Per celebrare il primo alloro mondiale dell’asso del volante germanico la fabbrica torinese allestirà la serie speciale della 131 Racing denominata proprio “Walter Röhrl Edition”. Sarà commercializzata in Germania ovest, in Danimarca, nei Paesi Bassi e nel Belgio. Il 17 novembre 2020, a Londra, la berlina portata sul podio da Röhrl l'11 ottobre 1980 dopo 800,60 chilometri verrà venduta all’asta, a 330mila euro.