Melilla plaude: effetti positivi sul lavoro. Dubbi da Vacca (M5S)

Secondo il deputato di Articolo 1 si tratta di una scelta «necessaria seppur tardiva». Il deputato dei Cinque Stelle: «Che tipo di manutenzione ha fatto fino ad oggi la concessionaria?»

ROMA. Manca ancora il via libera della commissione Bilancio di Montecitorio, ma l’emendamento del governo, che sblocca gli interventi urgenti antiscalinamento su A24 e A25, segna di fatto una svolta. Che Gianni Melilla, tra i parlamentari abruzzesi più agguerriti sul tema delle autostrade, saluta con soddisfazione.
«Si tratta di una scelta necessaria e anche se tardiva, che ho ripetutamente sollecitato con varie iniziative parlamertari - sottolinea il deputato di Articolo 1, componente della stessa commissione Bilancio di Montecitorio - stante l’assoluta urgenza degli interventi per la messa in sicurezza di viadotti, gallerie e impianti vari dell’A24 e A25, prima che possano succedere disgrazie e incidenti». Insomma, da un lato «Strada dei Parchi spa», concessionaria delle autostrade che collegano l’Abruzzo a Roma, «avrà le risorse necessarie» per intervenire, sottolinea Melilla. Dall’altro, aggiunge, «l’investimento di quasi 112 milioni di euro avrà anche una ricaduta positiva sull’occupazione e sul settore delle costruzioni». A conti fatti, conclude Melilla, «una buona notizia per l’economia abruzzese e laziale».
Molto più cauto il commento del pescarese Gianluca Vacca, del Movimento 5 Stelle, sull’emendamento del governo. «C’è da chiedersi se la manutenzione ordinaria e soprattutto quella straordinaria delle autostrade, in concessione alla società Strada dei Parchi, sia stata fatta nel corso degli anni secondo quanto stabilito dalla convenzione della concessione - spiega -. È stato verificato il rispetto degli obblighi di manutenzione stabiliti nella convenzione da parte del ministero competente?» E, soprattutto, «è stata sufficiente per impedire questo stato di criticità post sisma?». Interrogativi, peraltro, già sollevati dal M5S, circa un anno fa, con un’interrogazione parlamentare. E che, prosegue Vacca, «rimangono senza risposta».
Per questo, con i colleghi abruzzesi Colletti e Del Grosso, annuncia un’ulteriore interrogazione. «Non sarebbe accettabile che le autostrade, in qualità di opere strategiche, siano date a privati senza riscontrarne un reale beneficio per la comunità - aggiunge Vacca -. È sotto gli occhi di tutti che qualcosa non va. Il cittadino deve sapere a chi chiedere più sicurezza delle strade e non vuole assistere al solito rimpallo di responsabilità e dei doveri. È evidente che se lo Stato gestisse direttamente le autostrade, dovrebbe provvedere alla sicurezza delle stesse senza alcun impedimento».(a.pit.)
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