«Montesilvano è sporca» Scontro sindaco-Ecoemme

Di Mattia contro l’azienda dei rifiuti che sta per lasciare l’appalto a un’altra ditta «Troppe segnalazioni di degrado in città, snobbate le mie richieste di controllo»

MONTESILVANO. Con l’Ecoemme che, dopo 14 anni, sta per lasciare la partita dei rifiuti di Montesilvano a un’altra ditta, la pugliese Tradeco – il passaggio di consegne è previsto tra settembre e ottobre –, ora la città è pulita o sporca? «Sporca», è la risposta del sindaco Pd Attilio Di Mattia, ormai ai ferri corti con l’azienda municipalizzata formata da Comune (49,86 per cento), Comunità montana Vestina (2,31) e Deco spa di Spoltore (47,83). «Ho notato personalmente situazioni di degrado ambientale girando per la città», dice il sindaco, «ma a segnalarmi gli stessi episodi sono stati anche tanti cittadini, sia tramite Facebook che tramite la e-mail comunale». Le foto a destra risalgono alle 16 di ieri e riguardano via Chiarini e via Fosso Foreste, alle prese ormai con discariche abusive.

In questa situazione, è in corso uno scontro aperto tra Di Mattia e l’Ecoemme come testimonia uno scambio di lettere protocollate: il 5 luglio scorso, di fronte alle proteste dei residenti, il sindaco, per controllare il servizio di pulizia e raccolta rifiuti in città, ha chiesto ai vertici operativi dell’Ecoemme «un report dei turni e degli operatori dell’ultima settimana con gli orari e i mezzi utilizzati». Senza ricevere risposta, il 19 luglio scorso, il sindaco ha scritto una diffida alla società dei rifiuti. A questa lettera, lo stesso giorno, l’Ecoemme ha risposto affermando che le informazioni richieste dal sindaco possono essere date soltanto con il «benestare dell’organo amministrativo e delle sue cariche apicali». È del 22 luglio scorso, l’ultima lettera: il cda dell’Ecoemme ha risposto senza fornire i dati che il sindaco ha chiesto e dicendo che Di Mattia dispone già dei numeri dei mezzi e del personale. «Alle mie richieste chiare e inequivocabili, dall’Ecoemme sono arrivate risposte non pertinenti ed evasive», dice Di Mattia, «auspico che in questa fase di transizione tra i fornitori, siano garantiti da parte dell’Ecoemme i servizi alla cittadinanza. Il controllo del livello qualitativo dei servizi offerti è un dovere da parte di chi amministra la cosa pubblica. E da garante della trasparenza e del soddisfacimento degli standard contrattuali», afferma il sindaco, «non accetto che ai legittimi chiarimenti posti da un sindaco, che tra l’altro è socio di maggioranza, non venga dato il giusto peso dilatando i tempi di risposta e argomentando la stessa in maniera non attinente». (cr.pe.)

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