Il ritrovamento del piccolo pitbull a Montesilvano colle da parte dei carabinieri forestale

Montesilvano, cani legati al palo e seviziati: scattano sequestro e denuncia

Sono tre pittbull, uno dei quali (il più piccolo) non ha resistito ed è stato trovato morto e sotterrato in una buca. Il proprietario è un 22enne

MONTESILVANO. Cani legati con un catena a un palo all'aperto, sottoposti a sevizie e in condizioni di sofferenza, tanto che uno di essi è morto e gli altri due erano in forte stato di deperimento. Per liberarli sono dovuti intervenire i carabinieri forestale del Nucleo Cites. E' avvenuto a Montesilvano colle, in aperta campagna. Gli animali, tre cani di razza pittbull o simil pittbull (uno dei quali un cucciolo morto e trovato in una fossa scavata da poco) sono stati sequestrati e il proprietario, 22 anni di Pescara, è stato denunciato.

I carabinieri forestale, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Pescara, sono intervenuti su denuncia della delegazione abruzzese dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali – Oipa onlus. Ciascun cane era legato tramite una catena ad un picchetto metallico piantato a terra, che non permetteva loro di muoversi.

L’esemplare deceduto è stato trovato sotterrato in una buca scavata di fresco, proprio vicino al picchetto al quale presumibilmente era legato: per sequestrare un altro cane i militari sono dovuti andare in una clinica veterinaria di Città Sant’Angelo, dove era stato portato dal proprietario a causa delle pessime condizioni di salute in cui si trovava. Grazie all’intervento di un veterinario della Asl i due pitbull viventi sono stati dati in custodia al canile sanitario comunale, mentre la carcassa del terzo cane è stata consegnata all’Istituto Zootecnico Sperimentale per l’Abruzzo e il Molise – Izsam di Pescara, dove è stata effettuata la necroscopia che, per ora, ha confermato il grave stato di deperimento del cane morto.

“Considerate le conseguenze del maltrattamento”, afferma il comandante del Gruppo carabinieri forestale di Pescara, “siamo soddisfatti per aver recuperato i due cani ancora vivi. Con il Nucleo Cites, che si occupa istituzionalmente anche della prevenzione e della repressione dei reati compiuti in danno degli animali, stiamo intensificando i controlli affinché tali casi, ancora presenti, non abbiano più a ripetersi”.