«Montesilvano non ha mai avuto un Piano»

MONTESILVANO. Il Comune di Montesilvano non ha mai avuto un Piano del traffico. A ricordarlo è l’ex direttore del Centro di monitoraggio e sicurezza stradale del Comune di Pescara, l’architetto Giuseppe Di Giampietro. «L’articolo 36 del decreto legislativo 285 del 1992, Codice della strada», afferma l’ex direttore che è anche titolare del portale webstrade.it, «obbliga i Comuni con almeno 30mila abitanti a dotarsi di un Piano del traffico. Montesilvano è fuorilegge dal 1992 e nessuno dice niente. Non ci sarebbero i fondi, ma il Comune ha assegnato 30mila euro alla facoltà di Architettura per fare ricerche generiche sulla mobilità, senza investire un euro per dotarsi di un vero Piano». Di Giampietro sottolinea al riguardo i problemi riconducibili a un’assenza di strategia, proprio perché mancherebbe un documento che regoli la viabilità. «Si parla di opere costosissime e strategiche, ma senza piani, senza la valutazione di alternative, senza confronto pubblico. Non conosciamo quale sarà la proposta che verrà fatta per la prosecuzione della tangenziale di Montesilvano-cimitero verso nord, ma sappiamo sicuramente che essa sarà priva di un piano quadro per la mobilità. Nè un Put, un Piano urbano del traffico, obbligatorio per legge ma finora assente a Montesilvano, né un Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, come richiesto dalle direttive europee». Di Giampietro cita, in proposito, alcuni dati. «Transitano oltre 60mila veicoli al giorno sulle strade urbane e sul lungomare tra Pescara e Montesilvano», dice, «oltre 45mila sull’asse Vestina, circa 55mila veicoli sui due ponti urbani Saline ed Europa».

Da qui un appello al presidente della Regione. «A D’alfonso chiediamo che surroghi le inadempienze di legge del Comune di Montesilvano», afferma, «finanziando un Piano della mobilità sostenibile e fissando un tavolo di coordinamento intercomunale con Pescara e Spoltore». (a.ben.)

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