Morto nella cella frigorifera, autopsia il 14 gennaio: «L’esame chiarirà se è omicidio»

18 Dicembre 2025

Nell’udienza a Larino affidato l’incarico al professor D’Ovidio. Disposto l’accertamento del Dna. Il legale della famiglia: «Sul corpo segni di violenza, troppi misteri, i genitori chiedono chiarezza»

PENNE. Nuovi sviluppi nell’ambito del procedimento relativo alla morte di Andrea Costantini, il 38enne originario di Penne, il cui corpo senza vita è stato ritrovato nella cella frigorifera del supermercato di Termoli dove l’uomo lavorava. Ieri, così come annunciato nei giorni scorsi, nel corso dell’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino, Rosaria Vecchi, il medico legale Cristian D’Ovidio ha prestato giuramento. È lui il consulente tecnico, cui è stato affidato l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia in data 14 gennaio. La salma di Costantini sarà quindi prelevata dal cimitero di Penne e portata a Pescara, dove sarà svolta l'autopsia. Dopo la denuncia presentata dai genitori dell’uomo, è stato riaperto il fascicolo per omicidio e, in subordine, per istigazione al suicidio e maltrattamenti. Il giudice ha concesso al consulente tecnico d’ufficio il termine di 90 giorni dalla data dell’esame autoptico per il deposito della relazione peritale.

Sempre ieri si è costituita parte civile anche la sorella dell’uomo, Gloria Costantini, difesa, così come i genitori, dall’avvocato Piero Lorusso. «Il gip ha inoltre accolto una mia richiesta, autorizzando la videoregistrazione delle operazioni di riesumazione e dell'esame autoptico, che sarà effettuata dalla polizia giudiziaria», ha riferito il legale, specificando che «sul corpo dell’uomo sono state riscontrate 2 ferite di arma da taglio e segni di strangolamento al collo». Disposto anche l'esame del Dna. Il consulente tecnico di parte sarà Paolo Arbarello. Per la Procura ci sarà invece Luigi Cipolloni, primario dell’istituto di Medicina legale di Foggia, che lo scorso 4 dicembre ha depositato la perizia da cui è scaturita l’esigenza di procedere alla riesumazione del corpo.

Ieri, al termine dell’udienza, Lorusso ha sottolineato: «I genitori di Costantini sono molto soddisfatti, sia per i tempi celeri decisi dal giudice che per l’accoglimento delle richieste. La famiglia chiede di fare chiarezza su una vicenda avvolta nel mistero». «Siamo in una fase di accertamento tecnico irripetibile, disposto dal giudice proprio per fare luce sulle cause della morte», ha spiegato Paola Cecchi, legale della compagna del 38enne trovato morto. Poi ribadisce: «La mia assistita ha espresso pieno interesse, affinché la vicenda venga approfondita. Non è destinataria di alcuna contestazione e non esiste allo stato attuale alcun elemento investigativo che colleghi la stessa alla morte del compagno». Lorusso, nei giorni scorsi, aveva parlato di «un possibile rapporto conflittuale tra Costantini e la compagna».

@RIPRODUZIONE RISERVATA