PESCARA

Naiadi, 100 giovani atleti in protesta davanti alla Regione contro il gestore / VIDEO

Manifestazione in piazza Unione delle associazioni Club Aquatico con Riccardo Fustinoni, Swim Action contro la riduzione del numero di ore assegnate

PESCARA. Manifestazione in piazza Unione a Pescara, sotto alla sede della Regione Abruzzo, organizzata dai presidenti delle associazioni Club Aquatico con Riccardo Fustinoni, Swim Action con Fabrizio D'Onofrio e Swamp Swimming con Sergio Nobilio insieme a un centinaio di atleti, per protestare contro il numero ridotto di ore assegnate e il conseguente mancato ingresso di atleti e allenatori delle tre società alle piscine Le Naiadi.

leggi anche: Bufera Naiadi, la replica del gestore: piscine garantite a tutti Dopo la lettera delle società Club Aquatico Pescara, Swamp Swimming e Swim Action Montesilvano, sull'impossibilità di utilizzare l'impianto se non per poche ore alla settimana

Nel mirino dei dirigenti delle tre società c'è la Pretuziana di Teramo che ha in gestione temporanea la struttura di proprietà della Regione a cui si chiede un intervento immediato. "La settimana scorsa avevamo chiesto un tavolo a tre: Regione, società e gestore - ricorda D'Onofrio - E' stato perso un mese e ci sentiamo presi in giro dal primo settembre, dopo aver ottenuto spazi largamente insufficienti per svolgere le attività e a orari non compatibili con le età dei ragazzi. Così non si possono fare sport e attività".

GUARDA IL VIDEO

Naiadi, la protesta di 100 giovani atleti a Pescara
La manifestazione contro il gestore della piscina davanti alla sede della Regione (video G. Lattanzio)

"Chiediamo il rientro immediato domani dei nostri ragazzi alle Naiadi - dice Fustinoni - I tempi dei ragazzi non sono compatibili con quelli della politica. Chiediamo anche alla Regione di fare una diffida alla Pretuziana che gestisce l'impianto e che non sta rispettando la convenzione che garantisce gli spazi acqua in primis alle associazioni sportive cittadine. Abbiamo la nostra squadra, il Club Aquatico, che milita nel campionato nazionale serie B maschile di pallanuoto che non ha potuto svolgere allenamenti".

"Noi operiamo con gli adolescenti e questa azione vuole svuotare le nostre società perché gli adolescenti sarebbero costretti a cambiare ambiente e tutor e dunque il contrario di quelle che sono le esigenze educative - sottolinea Nobilio - Si sta giocando contro questi ragazzi e questo non è bello. Abbiamo 24 tecnici e istruttori che sono interessati da questa vicenda e che rischiano di perdere il lavoro. Oltre 340 atleti attendono risposte".