PESCARA

“No Vax” in piazza nonostante i divieti: scattano sanzioni e denunce / LA REPLICA

Il tam-tam è partito sui social. Individuati il promotore e altri partecipanti senza mascherina. Segnalati all’autorità giudiziaria. La versione di Liberiamo l'Italia Abruzzo

PESCARA. Si sono presentati intorno a mezzogiorno di oggi (sabato 27 marzo) in piazza Della Rinascita, nonostante il divieto di manifestare imposto ieri dal questore agli organizzatori della manifestazione “No Paura Day – Salute, diritti e restrizioni”, iniziativa riconducibile ai gruppi dell’area No Mask, No Vax ossia i contraria alle limitazioni personali e della mobilità  attuate per il contenimento della pandemia da Covid-19. La Digos e gli agenti delle volanti hanno individuato una trentina di persone nel centro della città, insieme al promotore della manifestazione, pronte comunque a sostenere le loro tesi. 
Come si legge in una nota della questura, la manifestazione si sarebbe dovuta svolgere oggi pomeriggio (sabato 7 marzo) in piazza Muzii, ma il sindaco di Pescara, per contenere il rischio di assembramento nel primo fine settimana con i negozi aperti dopo diverso tempo, ha firmato ieri un’ordinanza con cui si vieta lo stazionamento delle persone in tre piazze del centro della città (piazza Muzii, piazza della Rinascita e piazza Sacro Cuore) dalle ore 15 alle 22 nei giorni 27 e 28 marzo e del 3, 4 e 5 aprile.
A seguito dell’iniziativa del primo cittadino Masci, il questore Luigi Liguori ha emesso nel pomeriggio di ieri il divieto (ai sensi dell’art. 18, comma 4, del Tulps), notificato all’organizzatore del presidio. 
Attraverso un tam-tam sui social, i sostenitori dell’iniziativa si sono dati appuntamento in piazza per dare vita, comunque, all’evento. Sul posto sono stati individuati il promotore e i relatori inseriti nel programma originario, oltre ad altri partecipanti, alcuni dei quali senza mascherina. Due persone sono state sanzionate in via amministrativa perché sprovviste di dispositivi di protezione individuale, un altro partecipante è stato denunciato per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità. Gli organizzatori della manifestazione saranno segnalati all’Autorità Giudiziaria per il mancato preavviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

LA VERSIONE DI LIBERIAMO L'ITALIA ABRUZZO Successivamente alla nota della questura, ilCentro.it ha ricevuto il seguente comunicato da parte del movimento Liberiamo l'Italia Abruzzo _ il cui referente territoriale come si evince dal sito è Luigi Marilli – che pubblica per intero:

"A seguito dei fatti successi sabato mattina 27/03/2021 in piazza Salotto in Pescara, ci vediamo costretti a chiarire l'accaduto considerando la campagna mediatica diffamatoria locale nei nostri confronti. Da liberi cittadini alcuni componenti di Liberiamo L'Italia Abruzzo ed R2020 (non una trentina come riportato) si sono incontrati intorno alle ore 12.00 per un saluto e leggere un brevissimo comunicato di pochi minuti per far presente alla cittadinanza che la manifestazione NO PAURA DAY prevista in data odierna 27/03/2021 ore 16 sarebbe stata posticipata, come da comunicato del 26/03/2021 sulla nostra Pagina Facebook, e che la Costituzione prevede il diritto di manifestare in spazi pubblici, ove qualcuno lo avesse dimenticato. Poco dopo sono arrivate due volanti della polizia, la Digos e carabinieri per chiedere spiegazioni e fare degli accertamenti. Sia chiaro, non vi era alcun intento di iniziare la manifestazione, tanto meno era in corso una cosa del genere.

Fatte queste premesse dovute, Vi invitiamo a rettificare l'articolo in quanto le seguenti informazioni riportate sono assolutamente false: 1) non eravamo una trentina di persone ma circa la metà; 2) abbiamo un nome e cognome, gli organizzatori della manifestazione suddetta sono Liberiamo L'Italia ed R2020 (CPT locali), non NO VAX, NO MASK come oramai stampa e mainstream sono abituati ad etichettare per infangare e denigrare chi difende diritti inviolabili, la Costituzione e chi ha un pensiero alternativo documentato da divulgare pubblicamente e pacificamente; 3) l'intento non era quello di andare contro l'ordinanza del Sindaco manifestando in piazza, come su scritto; 4) tutte le nostre iniziative, come già fatto in passato, sono organizzate in modo serio richiedendo le autorizzazioni alle autorità competenti ove dovuto".

Il comunicato conclude minacciando azioni legali nel caso in cui non fosse stato riportato e pretendendo di dare anche una sorta di lezione di giornalismo.