«Ora no ai semafori anti-decibel»

3 Novembre 2022

Gli operatori incontrano sindaco e assessore: servono cambi al piano acustico

PESCARA. Rivedere alcune delle azioni contenute nel piano di risanamento acustico per il distretto di piazza Muzii, a cominciare dagli impianti semaforici che avrebbero il compito di avvisare gli esercenti, gli avventori e il personale di sorveglianza del superamento dei livelli di soglia sonora. È la richiesta rinnovata dalle associazioni di categoria all’amministrazione comunale di Pescara. Ad agosto scorso il consiglio aveva approvato le regole antirumore per la zona centrale della movida. Il piano negli ultimi mesi è stato sottoposto al vaglio della Regione, e ora è tornato a Palazzo di città dove dovrà essere nuovamente esaminato dal consiglio per il suo ok definitivo. Ieri pomeriggio il sindaco Carlo Masci, l’assessore alle Attività produttive Alfredo Cremonese, l’ingegnere Andrea Del Barone, che ha elaborato il piano, dirigenti e tecnici comunali hanno incontrato i rappresentanti di categoria, Riccardo Padovano per Confcommercio, Marina Dolci e Gianni Taucci per Confesercenti, Fabrizio Vianale per Confartigianato e Luciano Di Lorito per la Cna.
Il documento così com’era stato elaborato non era minimamente piaciuto agli esercenti della zona, che avevano avviato una raccolta firme per impugnare il piano davanti al Tar e per presentare una richiesta di risarcimento danni da 5 milioni al tribunale civile.
«La situazione è calda», evidenzia Gianni Taucci, «e il nervosismo tra le attività cresce. Abbiamo affrontato il tema nei giorni scorsi con il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, per dare anche a lui una fotografia del momento. Vogliamo trovare soluzioni che possano tutelare i residenti, ma che non arrechino danni alle imprese. Insieme alle altre associazioni stiamo lavorando, supportati da tecnici, per trovare soluzioni che veramente possano determinare la riduzione dell'impatto acustico, ma evitando riduzioni economiche. Quella zona ha avuto uno scossone importante, e non ha più quel rumore antropico di una volta, quindi forse la misurazione per verificare l'attuale inquinamento acustico sarebbe da rifare».
«La zona si è svuotata sempre di più», sottolinea Padovano. «La città si sta decentrando e la soluzione migliore sta nel creare più punti di movida sul territorio, magari sfruttando le golene», propone il presidente di Confcommercio. «Senza regolamento non si può andare avanti e occorre accelerare affinché tutto l’iter sia concluso entro novembre per essere pronti per Natale. Occorre trovare un punto di incontro fra le parti. Faremo le nostre osservazioni, anche perché alcuni dei punti contenuti nel piano sono assurdi, come ad esempio l’impianto semaforico per segnalare il superamento dei rumori».