Orari, l’ira dei commercianti: «Cancellate i limiti dal 7 luglio» 

Le associazioni invocano la modifica dell’ordinanza che dispone lo stop all’1,30 nei fine settimana Appello di Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato: «Basta fare danni al turismo»

PESCARA. Dal 7 luglio stop agli orari che regolamentano la vita notturna di Pescara. Puntano a questo le associazioni di categoria. A tenere banco è ancora il tema dell’ordinanza che da venerdì 11 giugno, primo weekend in zona bianca senza coprifuoco, ha introdotto dei limiti per le attività di food and beverage. Il provvedimento ha effetto fino al 7 luglio e per non ritrovarsi alla scadenza dell'atto senza risposte su cosa accadrà dopo, i rappresentanti di Confesercenti, Raffaele Fava e Gianni Taucci, Riccardo Padovano presidente di Confcommercio, Carmine Salce direttore di Cna e il direttore di Confartigianato, Fabrizio Vianale, insieme chiedono un tavolo permanente. Lo hanno fatto da piazza Muzii, che con il centro storico sono le due aree su cui si è concentrata l'ordinanza che stabilisce la chiusura dei locali a mezzanotte e mezzo dalla domenica al giovedì e all'una e mezzo il venerdì e il sabato. Per le attività del lungomare e del resto della città, c’è una mezz’ora in più, con la chiusura all’una nell’infrasettimanale e alle due nel weekend. Il provvedimento indica precisamente le strade di Pescara vecchia e dell’area di piazza Muzii. Succede dunque che basta camminare pochi metri per trovarsi con una disposizione oraria differente, come nei casi di via Cesare Battisti ricompresa nell’area di piazza Muzii e di corso Umberto, inserito nelle altre zone della città.
«Chiediamo all’amministrazione di cominciare subito un percorso che porti alla definizione degli orari dopo il 7 luglio», sottolinea il direttore di Confesercenti, Taucci. «Questa ordinanza è il frutto di una scelta del consiglio e della maggioranza, su cui non siamo d'accordo. Avevamo chiesto ai capigruppo un incontro che non è avvenuto e invece ci siamo ritrovati con un ordine del giorno che ha dettato la linea del provvedimento. Chiediamo immediatamente la convocazione di un confronto permanente perché le imprese hanno bisogno di organizzarsi subito». Per Confesercenti è fondamentale evitare «decisioni last minute, perché il commercio ha bisogno di una programmazione a lungo termine», ribadisce il presidente Fava.
L’ordinanza emessa ha doppiamente amareggiato le imprese e i rappresentanti di categoria. Da un lato per il risultato, ma anche per il mancato confronto prima della redazione dell’ordine del giorno approvato in consiglio. «Siamo stati consultati solo dopo che il consiglio ha dato le sue direttive», evidenzia Salce per la Cna. «Avevamo chiesto qualche ora in più per recuperare ciò che le attività avevano perso con i mesi di chiusure. La situazione sanitaria volge al meglio quindi non comprendiamo l’atteggiamento del consiglio che ha condizionato le scelte di una città che vive di turismo, anche di prossimità».
Le associazioni puntano all’eliminazione per tutta l’estate di qualunque limitazione. «C’è bisogno di un tavolo integrato permanente sul turismo che vada oltre il tema degli orari e che punti a una programmazione sotto tanti aspetti», sottolinea il presidente di Confcommercio Padovano. «Avevamo già chiesto due mesi fa questo confronto e invece ci è stato recapitato un ordine del giorno mirato a garantire solo le necessità di pochi. Dopo 8 mesi che le aziende sono rimaste chiuse ci aspettavamo maggiore flessibilità. Per questo ora vogliamo un incontro con i capigruppo. Non possiamo far venire meno i servizi in una città turistica. Con l’estate nel pieno, le attività si proiettano verso il mare, quindi in maniera naturale ci sarà uno spostamento della movida sulla riviera e il sistema si calmierizzerà automaticamente».
«Ci sembra paradossale che in zona bianca e con la bandiera blu», aggiunge Vianale di Confartigianato, «si parla di limitazioni. Un’ora in più di lavoro significa il 30% di fatturato in più. È inverosimile che il consiglio abbia dettato quell’indirizzo. La discussione sugli orari andava rinviata a settembre. Ora è il momento di puntare sul turismo. Dovremmo ringraziare e supportare le attività economiche che hanno reinvestito le loro risorse per tutto il territorio».