Ospedale, i posti letto non bastano più 

Ultimo caso la 92enne con la broncopolmonite lasciata in attesa per 12 ore. La Asl: ne servirebbero almeno altri 50

PESCARA. All’ospedale di Pescara ci sono 700 posti letto. Secondo i vertici Asl ne servirebbero almeno altri 50. Non bastano mai se si considera che solo il pronto soccorso conta 300 accessi al giorno, molti di più durante le festività e le vacanze estive.
«Servono altri posti letto» è l’appello di Alberto Albani, direttore del dipartimento di Emergenza urgenza, prendendo spunto dal caso della 92enne (ma due giorni fa si è registrato un secondo caso simile riguardante un’altra 92enne) che ha dovuto attendere 12 ore per un ricovero da broncopolmonite. L’anziana, dopo ore di attesa sulla barella in pronto soccorso, è stata trasferita nel reparto di Oculistica dove ha ricevuto tutte le cure del caso.
Secondo la Asl «mercoledì c’è stato un iperafflusso di ricoveri per casi cronici, prevalentemente in Geriatria e Medicina. Molti pazienti sono stati dimessi, oggi la situazione dovrebbe tornare alla normalità» assicurano i dirigenti aziendali.
Albani annuncia che «entro fine anno, o al massimo i primi del 2019, saranno assunti al pronto soccorso 8 medici, 8 infermieri e 5 Oss, operatori socio sanitari» che andranno ad ampliare un organico attualmente composto da 23 medici, ma solo 15 operativi, 35 infermieri, 9 Oss e una decina di barellieri, unità lavorative spalmate su tre turni. E sottolinea che «il problema dei posti letto non riguarda solo l’ospedale di Pescara o la Asl, ma tutti gli ospedali della regione e dell’intera nazione».
Colpa delle normative pianificate dal legislatore. Chiarisce, infatti, il primario del pronto soccorso: «Abbiamo una quantità di posti inferiore rispetto al fabbisogno regionale perché siamo tenuti a rientrare nei parametri dettati dal legislatore secondo i quali possiamo avere a disposizione 3 letti per malati acuti (in pericolo di vita) ogni mille abitanti. Ma in questo dato ci rientrano anche le cliniche e le case di cura private, quindi il numero dei posti letto si riduce ulteriormente, la sproporzione è avvertita maggiormente e le strutture sanitarie vanno in sofferenza». Il paragone con altri Paesi europei fa la differenza: «In Francia sono 6 per mille e in Germania 8. Servirebbero almeno il 30 percento in più di posti letto». A soffrire maggiormente sono i reparti di Medicina e Geriatria che registrano ogni giorno il tutto esaurito: «Ciò accade», puntualizza il primario, «perché la popolazione invecchia e aumentano i casi di patologie croniche».
Nel pronto soccorso del Santo Spirito attualmente ci sono 10 posti letto in sala osservazioni, ma il dipartimento potrebbe usufruirne di almeno il doppio. Spiega, Albani che alcune norme regionali «ci consentono di avere almeno 24 posti letto per le osservazioni, ma non possiamo crearli per mancanza di spazi. Restiamo, dunque, in attesa del nuovo pronto soccorso».
La struttura in costruzione sul lato di via Fonte Romana, per ora resta al palo. I lavori sono fermi da maggio, ma ripartiranno in tempo per l’inaugurazione in primavera. C’è solo da superare le questioni delle varianti tecniche in continuo aggiornamento, conseguenza delle sempre più farraginose e rigide disposizioni legislative che impongono aggiustamenti e cambiamenti delle progettazioni tecniche. Nelle 4 Asl servirebbero 1000 assunzioni, secondo l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci.