Ospedale, Semproni ora chiede chiarezza 

Penne. L’amministratore sollecita il comitato ristretto dei sindaci per un incontro con l’assessore Verì

PENNE. Giornate importanti per capire il futuro e il destino dell’ospedale San Massimo di Penne. Ieri mattina nel corso del comitato ristretto dei sindaci, il primo cittadino di Penne, Mario Semproni, ha chiesto al sindaco di Pescara Carlo Masci la convocazione entro dieci giorni di un nuovo incontro alla presenza dell’assessore alla sanità, Nicoletta Verì. «Dobbiamo capire cosa prevede il riordino sanitario. Di certo la bozza uscita penalizza fortemente l’ospedale San Massimo», fa sapere preoccupato il sindaco Semproni.
Questa mattina, intanto, sarà l’assessore alla sanità del Comune di Penne, Giuseppina Tulli, a incontrare l’assessore regionale Verì.
Un confronto tra esponenti della Lega richiesto dall’amministratrice comunale per fugare dubbi e perplessità sorte dopo la bozza di riordino ospedaliero della Regione. «Ho chiesto un incontro per chiarire alcune dinamiche. Voglio capire quale sarà il destino del San Massimo. Ho chiesto un incontro perché credo che sulla sanità non ci si possa improvvisare, e commentare per sentito dire sui giornali», fa sapere Tulli. «Per il momento, da quel che ne so», va avanti l’assessore, «è stata buttata giù solo una bozza di riordino, nulla è stato ancora stabilito definitivamente», sottolinea. Non è escluso che anche gli altri rappresentanti della Lega del consiglio comunale di Penne, Lucia Cardone e Camillo Savini, partecipino al vertice in programma al palazzo regionale di Pescara.
In base alla bozza di riordino messa giù dalla Regione, all’ospedale di Penne dovrebbe essere garantito il pronto soccorso H24, ma la struttura vedrebbe una forte penalizzazione per quanto riguarda il reparto di chirurgia, con soli 2 posti diurni e zero posti ordinari. Un reparto, quello di chirurgia, guidato in questi anni dal dottor Franco Ciarelli nonostante le tante difficoltà d'organico. Posti ordinari che, complessivamente, dovrebbero essere 74, di cui 24 di Medicina generale (unica Unità operativa complessa del San Massimo), 2 di ostetricia e ginecologia, 3 di ortopedia e traumatologia, e 45 di lungodegenza in condivisione con Popoli.
Il pronto soccorso H24 del San Massimo, in base ai dati rilevati negli ultimi anni, è funzionale e determinante per evitare un sovraffollamento e una congestione del Pronto soccorso del Santo Spirito di Pescara.
Ma la rimodulazione che viene fuori dalla bozza di riordino sanitario, al momento non soddisfa l’area vestina. Nella bozza di riordino sanitario, il San Massimo è stato considerato con una sola unità operativa complessa, quella di Medicina Generale, 6 unità operative semplici dipartimentali (Gastroenterologia, Chirurgia Generale, Medicina e chirurgia d'urgenza, Ostetricia e ginecologia, Otorinolaringoiatria e Lungodegenza), 2 unità operative semplici (terapia intensiva post operatoria e direzione sanitaria di presidio) e ben 6 servizi: oculistica, oncologia, radiologia, emodialisi, farmacia e centro trasfusionale.
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