Ottobrata da record con 35 gradi in Abruzzo
Temperatura più alta registrata da Caput frigoris a Castiglione a Casauria, ma per la prossima settimana le previsioni cambiano
PESCARA. E' un'Ottobrata da record quella a cui si sta assistendo in Abruzzo. Ieri sono stati superati i 35°C, precisamente 35.2 gradi (dato fornito dall'associazione meteo L'Aquila Caput frigoris), a Castiglione a Casauria nel Pescarese. Ma il caldo estivo fuori stagione ha le ore contate, in arrivo condizioni meteo autunnali amate dai "freddofili".
Il fenomeno della "amplificazione artica" è uno dei motivi del caldo africano presente in questi giorni. Questo particolare evento climatico (per capirne di più basta cliccare sul link https://storieminerali.it/amplificazione-artica/) definisce il gradiente termico che si instaura tra l'artico e la zona sub-tropicale.
Secondo gli scienziati, negli ultimi anni, complice il riscaldamento globale, il Polo Nord si riscalderebbe più velocemente delle medie latitudini. Ciò offrirebbe meno forza alla corrente a getto (per saperne di più cliccare su https://www.nationalgeographic.it/ambiente/che-cosa-sono-davvero-le-correnti-a-getto) la quale, risultando meno tesa, favorirebbe lo scambio di correnti non in maniera zonale bensì meridiana. Se ciò accade nel mezzo dell'oceano Atlantico, come spesso successo quest'anno, per via di risposte dinamiche si ha una risposta alto pressoria di origine africana e con tutti gli effetti che ne derivano.
Con l'avanzare dell'autunno diminuiscono le ore di soleggiamento nel sistema boreale per cui, per logica, dovrebbe venir meno per l'artico la componente legata all'effetto albedo, ovvero un diverso gradiente termico. Che ciò porti fine a questa stasi meteorologica? Secondo il meteorologo aquilano Stefano Bernardi qualcosa all'orizzonte sembra stia cambiando. Secondo il professionista abruzzese, infatti, si intravederebbero, scrutando ECMWF, chiari segnali di sgonfiamento dell'alta pressione africana (come conseguenza di un rinforzo proprio di quella corrente a getto indebolita finora dall'amplificazione artica?).
Questo nuovo assetto aprirebbe dapprima la strada alle perturbazioni atlantiche con conseguente apporto pluviometrico, calo netto delle temperature e chissà, andando più in là del tempo, un ingresso franco di aria di origine artica. Se dovessero permanere queste indicazioni, poste in tendenza da Bernardi, starebbe finalmente per arrivare il tanto sospirato momento per gli amanti dell'autunno piovoso e dei freddofili. Intanto, però, in Abruzzo sono stati superati i 35° gradi.