Palazzo della Regione a Pescara: sì al progetto, mancano 31 milioni

L’amministrazione Marsilio dà il via a un concorso di idee per l’edificio da 50 metri d’altezza, approvato il primo documento tecnico: «Sarà un’opera simbolo e iconica». Ma i fondi non bastano
PESCARA. Costerà almeno 48,5 milioni di euro la nuova sede unica della Regione Abruzzo nell’area di risulta, al centro di Pescara, tra la stazione ferroviaria e corso Umberto. Ci vorranno 31 milioni di euro per costruire un edificio simbolo, alto circa 50 metri per 16.700 metri quadrati, «un’icona» della città; altri 17,4 milioni serviranno per pagare le spese del progetto, le consulenze, la direzione lavori, le prove e il collaudo. L’amministrazione Marsilio è pronta a dare il via a un concorso di idee per fermare le idee in un progetto che ruoti intorno alla «centralità dell’essere umano», alla «esigenza di bellezza e armonia» e al bisogno di «funzionalità ed ergonomicità». Ma i soldi già mancano e lo dice un foglio intitolato “quadro sommario spesa”: al penultimo rigo, in grassetto, c’è scritto che la somma attualmente a disposizione della stazione appaltante, cioè la Regione, ammonta a 17.456.314,72 euro. Significa che, per realizzare un palazzo che svetti nell’area di risulta, ai margini del parco centrale pianificato dall’amministrazione comunale di centrodestra, guidata dal sindaco amico Carlo Masci di Forza Italia, bisogna trovare altri 31.043.685,28 euro. E non è un dettaglio.
DENTRO IL PALAZZO
Se i soldi non ci sono ancora – per trovarli, la maggioranza potrebbe fare ricorso a un maxi mutuo –, c’è già il pensiero su come dovrebbe essere il palazzo pescarese su uno spazio di un ettaro (10mila metri quadrati) tra corso Vittorio Emanuele, via Piave e il terminal bus: ci saranno, così dice il Documento di indirizzo alla progettazione, «biblioteca, sala conferenza, spazi ricreativi (mensa, bar) e di servizio, giardino d’inverno in diretto collegamento, visivo e funzionale, con il parco centrale». La parola d’ordine, recita l’atto, è «iconicità» cioè «l’edificio dovrà rendere immediatamente riconoscibile l’immagine della nuova Sede della Regione Abruzzo, lasciando emergere una chiara identità circa la natura e le competenze dell’Amministrazione».
«IDENTITà ABRUZZESE»
La relazione spiega la filosofia che dovrà animare il progetto: «L’Abruzzo, un mosaico di paesaggi che spaziano dalle maestose vette del Gran Sasso alle dolci colline e al litorale adriatico, è una terra ricca di storia e tradizioni. La nuova sede degli uffici regionali, cuore pulsante dell'amministrazione, deve essere un riflesso autentico di questa identità. Un edificio che celebri la bellezza dei nostri borghi, la forza della natura incontaminata e la ricchezza del nostro patrimonio culturale». E ancora: «Progettare la nuova sede degli uffici regionali significa non solo costruire un edificio efficiente, ma anche un’icona che rappresenti l’impegno dell’Abruzzo verso lo sviluppo sostenibile. Un edificio che valorizzi i materiali locali e si integri armoniosamente nel paesaggio. Un simbolo tangibile di come sia possibile coniugare innovazione e tradizione, progresso e rispetto per l’ambiente. L’Abruzzo», continua la relazione, «è una regione che guarda al futuro, ma che non dimentica le proprie radici. La nuova sede degli uffici regionali deve essere un luogo aperto e inclusivo, un punto di riferimento per tutti i cittadini. Un edificio che, attraverso soluzioni architettoniche innovative, garantisca l’accessibilità a persone con disabilità e promuova la partecipazione attiva della comunità».
prime indicazioni
Il documento, firmato dall’ingegnere Giancarlo Misantroni e dalla sua struttura di supporto (gli architetti Federica Sulpizio e Francesco Cotellessa e gli ingegneri Nicola Di Battista e Marco Balasson), è stato approvato dalla giunta Marsilio e contiene anche i primi dati tecnici. La superficie complessiva di 16.700 metri quadrati è divisa così: 1.300 metri per «spazi di rappresentanza assegnati alla giunta regionale e al consiglio regionale»; altri mille metri per «spostamento biblioteche esistenti a Pescara in piazza Italia e via Tiburtina»; sala conferenze/sala consiliare per un massimo di 500 posti e auditorium da 300 posti «suddivisibile in tre sale da 80 posti ciascuna, per una superficie complessiva di circa 2.860 metri quadrati»; locali tecnici; spazi di rappresentanza extra istituzionali, aree polivalenti, spazi per attività socializzanti (600 metri quadrati).
e i parcheggi?
Sulla sede unica nel centro di Pescara, con 527 dipendenti, incombe il nodo dei parcheggi: il documento non dà numeri e dice soltanto che «rispetto alla capienza complessiva autorizzata dovrà essere riservata alle auto di servizio per circa 100 posti auto». Ma la sfida, secondo il documento, è quella della sostenibilità: «È importante evidenziare che la posizione centrale del nuovo complesso regionale potrà beneficiare della prossimità alla stazione centrale con i servizi di mobilità connessi e di intermodalità, disincentivando gli spostamenti individuali in favore dello sviluppo del servizio collettivo e della mobilità dolce, sostenibili a livello ambientale».