PESCARA

Parte il filobus, restano le barriere: "Noi lasciati a terra"

Nel giorno in cui viene avviata la sperimentazione, l'associazione "Carrozzine determinate" torna a denunciare gli impedimenti su strada parco e accesso mezzi. La provocazione ai dirigenti Tua: "Provateci voi"

PESCARA. Il presidente dell'associazione "Carrozzine Determinate" Claudio Ferrante torna a denunciare in una nota la presenza delle barriere architettoniche lungo la strada parco. E lo fa nel giorno in cui è partita la sperimentazione tecnica dei filobus della società Tua.

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"Da questa mattina hanno preso il via le prove tecniche dei filobus sulla strada parco, ricorda Ferrante, test che dureranno nove settimane, quindi tutto il tempo per provare anche la carrozzina “per vedere l’effetto che fa” come cantava Enzo Jannacci! Invece di andare a vedere lo zoo comunale, le persone con disabilità vorrebbero poter utilizzare il filobus, ma la risposta della TUA è quella identica utilizzata nella famosa canzone “vengo anch’io, No tu no!"

"Le bestie feroci in questo caso sono le barriere architettoniche costruite sulla strada parco. Barriere che non consentiranno di prendere in autonomia il mezzo pubblico da parte di tutte le persone in carrozzina. L’effetto che fa è proprio quello di far cappottare la carrozzina all’indietro.

Ora però non c’è più spazio per l’ironia; chiediamo al Presidente della TUA e al direttore generale di provare a sedersi in carrozzina tanto per provare a vedere l’effetto che fa!

Siamo all’assurdo per cui una persona con disabilità potrebbe accedere al filobus in un punto della strada parco e restare sequestrata in un’altra, senza poi poter uscire dal tracciato. Infatti l’80% delle strade di accesso alla strada parco (lato mare o monti) e i marciapiedi sono impraticabili per via delle barriere architettoniche. Molti marciapiedi della strada parco sono stretti e fuorilegge con pali situati in mezzo.

Ricordiamo che il filobus non possiede accorgimenti elettronici di accostamento a raso e tutte le persone, compreso anziani e bambini, dovranno prima scendere un gradino di 15 cm per poi salire sul mezzo affrontando un dislivello di circa 30 cm.

Il Sindaco di Pescara non ha mai preso in considerazione l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti sulle strade di accesso che portano alle banchine di fermata, mentre a Montesilvano l’Assessore Lino Ruggero aveva preso un impegno con l’Associazione Carrozzine Determinate e lo stesso assessore ha dichiarato pubblicamente ben sette mesi fa che sarebbero state eliminate moltissime barriere. 17 erano i punti critici evidenziati e nonostante le promesse, quelle barriere sono ancora lì!

Le carrozzine sono a disposizione per la TUA, per tutti gli amministratori e per i politici che vorranno provare a vedere l’effetto che fa! Vogliamo dire al Direttore generale della TUA Maximilian Di Pasquale, che ha dichiarato pubblicamente che sono stati affrontati tutti i problemi tecnici, che dai controlli effettuati più di qualcosa è sfuggito! Aspettiamo ora che provi la carrozzina per rassicurare tutte le persone con disabilità che il filobus e il tracciato sono sicuri e utilizzabili autonomamente da tutti come prevede la legge". Conclude la nota Claudio Ferrante.