Patto Teodoro-M5S sblocca i progetti per rilanciare la città

PESCARA. Dopo tre sedute andate a vuoto e costate circa 12mila euro tra gettoni di presenza dei politici e spese tecniche, ieri il consiglio comunale è riuscito finalmente ad approvare, senza i voti...

PESCARA. Dopo tre sedute andate a vuoto e costate circa 12mila euro tra gettoni di presenza dei politici e spese tecniche, ieri il consiglio comunale è riuscito finalmente ad approvare, senza i voti del centrodestra, il Documento unico di programmazione, che fotografa la situazione attuale di Pescara e individua le priorità di azione dell’amministrazione comunale e i percorsi per lo sviluppo della città.

La svolta si è avuta giovedì scorso, quando la Lista Teodoro e il Movimento 5 Stelle hanno ritirato le loro centinaia di emendamenti dopo un patto con la maggioranza sugli interventi da realizzare. L’elenco è stato inserito in un ordine del giorno e in una mozione approvati dall’aula dopo il via libera al Documento unico di programmazione.

L’ordine del giorno è stato presentato dai consiglieri della Lista Teodoro Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli. Il provvedimento invita il sindaco e la giunta «ad impegnarsi affinché nel predisponendo bilancio di previsione sia data priorità alle seguenti linee ed azioni di intervento». Ed ecco l’elenco. «Attivare», si legge, «tutte le iniziative rivolte alle strutture pubbliche comunale, in particolare asili, scuole e centri sociali. Dette iniziative devono avere voci di spesa atte alla prevenzione e messa in sicurezza antisismica». Poi, «individuare tutte le risorse da inserire in bilancio» per «garantire il maggiore numero di occupati temporanei, per le fasce deboli che soffrono lo stato di crisi». Infine, «promuovere con finanziamenti mirati un incremento di risorse per riqualificare le zone periferiche, quali Villa del Fuoco, Fontanelle, Villa Magna, San Donato, zona Colli parte alta, Borgo Marino sud e Zanni».

Invece, la mozione dei 5 Stelle impegna sindaco, presidenti di commissione e consulte «ad attuare gli obblighi previsti dallo Statuto comunale e dal Regolamento del consiglio»; i componenti della giunta «a relazionare trimestralmente l’andamento delle missioni, dei programmi e degli obiettivi contenuti nel Documento unico di programmazione; ad attuare tutti gli atti di indirizzo approvati; il presidente del consiglio comunale «a vigilare per garantire il corretto adempimento degli obblighi statutari e regolamentari».©RIPRODUZIONE RISERVATA