Penne, dodici nascite in due giorni

Record per il reparto di ostetricia dell’ospedale San Massimo che torna ad essere punto di riferimento dell’area vestina

PENNE. Dodici parti in 48 ore. E’ questo il piccolo record raggiunto nei giorni scorsi dal reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Massimo di Penne, che sta dimostrando una notevole e repentina crescita dopo un periodo in cui il numero delle nascite era crollato. Sono venuti al mondo dieci maschietti e due femminucce per la gioia dei loro genitori, la maggior parte dei quali di Penne e dintorni. Letti e culle al completo dunque in un reparto per il quale nel recente passato si è temuta più volte la chiusura.

Il trend positivo, evidente dalla fine dell’estate in poi, si deve, secondo gli addetti ai lavori, alla rinnovata fiducia che l’utenza sta dimostrando nei confronti del punto nascita dell’ospedale vestino grazie anche alla nomina di un incaricato primario inviato da Pescara, il dottor Antonio Vizioli, che è andato a coordinare un organico già dotato di eccellenti medici e ostetriche. Con l’arrivo dell’incaricato primario si è avuta una stabilizzazione del personale che, benché non ancora del tutto sufficiente per le esigenze del reparto, ora può contare su tre medici strutturati, uno part–time, 5 ostetriche e 6 infermiere.

Gli effetti di questa riorganizzazione del personale si sono avuti subito e i dodici parti in meno di due giorni ne sono stati un’ennesima dimostrazione. Sempre più mamme dell’area vestina scelgono Penne per partorire come accadeva un tempo quando il punto nascita era un fiore all’occhiello per tutta la provincia. L’altra buona notizia è che il reparto di ostetricia e ginecologia non subirà nessuna interruzione delle attività mediche nel periodo delle feste natalizie, come invece accadde lo scorso anno per l’impossibilità di coprire tutti i turni. Con un organico più solido non si dovrebbe correre questo rischio – assicurano dal San Massimo – evitando così i disagi alle gestanti che sono state costrette l’anno scorso a partorire in altri ospedali e le conseguenti aspre polemiche dovute alla chiusura. Le donne che hanno iniziato il percorso di gravidanza a Penne possono stare tranquille che, se non ci saranno complicazioni, lo porteranno a termine a Penne. In netta ripresa anche l’attività chirurgica in day-hospital per interventi programmati, altro sintomo di come il reparto torni ad essere in buona salute. Ma se da una parte c’è chi vede questi segnali con un certo ottimismo, in particolare la cittadinanza e gli operatori sanitari del San Massimo, c’è invece dall’altra – secondo alcune voci – chi avrebbe preferito il perdurare di una situazione di impasse tale da giustificare una futura chiusura per concentrare le attività a Pescara. Non sembra essere questa però l’intenzione del manager della Asl pescarese Claudio D’Amario, che nell’ultima visita a Penne ha ribadito la sua volontà di mantenere aperto il punto nascita, rimodulandolo con la dicitura di “Percorso nascita” ad indicare anche l’attenzione per tutte le fasi di monitoraggio e preparazione al parto.

Claudia Ficcaglia

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