Per oltre 30 anni ha lavorato in ospedale 

Impiegato negli uffici tecnici di Pescara, Di Michele era in pensione da poco. I funerali domani alle 15

ALANNO. Amava lo sport e la vita all'aria aperta Gaetano Di Michele, 64 anni, originario di Alanno scalo, morto ieri mattina a San Giovanni Teatino. Le sue passioni erano il tennis, il calcio e le passeggiate. E amava la famiglia. Ogni mattina, prima di recarsi al lavoro all’ospedale di Pescara, dove è stato per 33 anni dipendente degli uffici tecnici Asl, accompagnava al lavoro la moglie Antonietta Colagrande, impegnata nell'assistenza sugli scuolabus. Di Michele lascia lei e i quattro figli Dario, Davide, Debora e Diego. In pensione da circa un anno, viveva in via Berlinguer, allo Scalo.
Ieri mattina la notizia della sua morte ha fatto il giro del paese in un attimo. Incredulo, il sindaco Oscar Pezzi: «Non mi sembra vero, l’ultima volta l'ho incontrato ieri mattina, tra le 7.30 e le 8. Accompagnava la moglie al lavoro che si occupa dell’assistenza dei bambini sui bus delle primarie. Ci siamo salutati come ogni giorno, stava bene, nulla lasciava presagire una tragedia che oggi ci lascia senza parole. Gaetano era uno sportivo, oltre al tennis amava fare passeggiate. Era molto riservato, un carattere mite, tranquillo. Coltivava l’orto intorno casa, la terra era un’altra delle sue passioni. Siamo vicini alla sua famiglia», conclude Pezzi.
Con Domenico D’Ostilio, operatore culturale di Pietranico, Di Michele aveva militato nella Alanno calcio nel ruolo di difensore. «Giocavamo insieme 35 anni fa», ricorda D’Ostilio, «era una persona garbata, non l’ho mai sentito alzare la voce, mai litigare con qualcuno, anche se faceva gruppo, stava volentieri in compagnia. Era sempre sorridente, discreto, silenzioso. Ci mancheranno i suoi modi gentili, sempre vicini alla gente».
Da giovane faceva aveva fatto anche il carpentiere, e di lavoretti nell'ospedale di Pescara ne ha fatti tanti. Decise di provare a fare il concorso per entrare alla Asl e lo vinse. «E nel 1988 fu assunto negli uffici tecnici dove si occupava di riparare i guasti dei telefoni che si rompevano nei vari reparti», rivela il sindacalista Francesco Marcucci, segretario generale della Uil Fpf, «era un nostro iscritto da anni, ma soprattutto un carissimo amico. Una persona a modo, si rivolgeva agli altri con fare gentile ed educato, mai fuori posto. La sua scomparsa improvvisa lascia sconcertati, mi dispiace moltissimo».
Di Michele aveva da tempo intrapreso un percorso di cammino religioso nella congregazione dei Testimoni di Geova e «frequentava le Sale del Regno di Scafa e Alanno», ricorda l'amico Quintino Di Muzio, che esprime cordoglio alla famiglia.
I funerali si svolgeranno domani alle 15, nella Sala del Regno di Rosciano.
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