Pescara, è allarme smog: un giorno su tre oltre i livelli di guardia

Polveri sottili di nuovo alle stelle, via Sacco ha già raggiunto 16 superamenti dall’inizio dell’anno. Rinviati per ora blocchi del traffico e domeniche a piedi

PESCARA. La città è ripiombata sotto una cappa di smog. Gli ultimi dati, forniti dall’Arta, riferiti a mercoledì scorso, indicano valori delle polveri sottili oltre i livelli di guardia, sia in centro, che in periferia. È scattato l’allarme anche a Montesilvano.

LIMITI SUPERATI 16 VOLTE. Ieri, l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha rivelato che la centralina dell’Arta posizionata in via Sacco, nel cuore del quartiere periferico di Villa del Fuoco, ha già fatto registrare 16 superamenti dei limiti di legge delle micropolveri dall’inizio dell’anno. Come dire che in quella zona di Pescara l’aria è stata irrespirabile un giorno su tre. Invece, il sito Internet dell’Arta segnala solo 6 superamenti dal primo gennaio ad oggi, ma l’Agenzia dell’ambiente mette in guardia che i dati che riassumono il numero dei superamenti non sono attendibili.

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NIENTE STOP ALLE AUTO. L’assessore ha fatto notare che non siamo ancora arrivati all’emergenza. La legge impone agli enti locali di intervenire con misure antinquinamento dopo aver raggiunto i 35 giorni di superamenti annui. Per questo motivo, per adesso, non scatteranno misure per limitare il traffico. Pescara, dunque, va in controtendenza rispetto ad altre città più inquinate: Roma ha già fatto scattare ieri il blocco delle auto e una misura analoga sta per essere adottata da Torino. «Non sono necessari, per ora, blocchi delle auto e domeniche ecologiche», ha affermato la Scotolati, «in compenso, stiamo lavorando con Arta e Cetemps (il centro all’avanguardia di rilevamento ambientale dell’università dell’Aquila) per avviare, entro marzo, uno studio sulle zone più critiche della città per l’inquinamento». Il Comune ha richiesto al Cetemps di estendere i rilievi dello smog che, per adesso, vengono effettuati dalle centraline dell’Arta solo in tre punti di Pescara, ossia vicino al teatro D’Annunzio, nel cuore della riviera sud; in via Sacco, nella periferia di Villa del Fuoco; nella centralissima via Firenze. Fino all’anno scorso, le zone rilevate erano sei. Poi, il Comune ha deciso di ridurre le spese e ha chiesto all’Arta di chiudere le stazioni di rilevamento nei punti della città che sono risultati meno inquinati in passato. Così, sono stati disattivati gli impianti di viale Bovio, viale D’Annunzio e piazza Grue. L’assessore ha anche preannunciato incontri con i rappresentanti degli enti locali limitrofi per studiare un piano comune per la lotta allo smog.

VALORI DI NUOVO ALTI. Nel frattempo, le centraline dell’Arta continuano a segnalare valori elevati del Pm10, ossia le polveri con dimensione inferiore a 10 micron. I dati registrati mercoledì scorso, gli ultimi resi noti dall’Arta, sono ancora più alti rispetto a quelli dei giorni scorsi. In via Firenze, sono stati rilevati 58 microgrammi per metro cubo, contro il limite di 50 stabilito dalla legge per la sicurezza dei cittadini; via Sacco ha toccato addirittura i 66 microgrammi; mentre la zona del teatro D’Annunzio ha raggiunto i 47, quindi molto vicino al tetto massimo. Allarme anche a Montesilvano con un valore di 55 microgrammi.

Insomma, via Sacco si conferma la zona più inquinata della città. «Abbiamo fatto recentemente un sopralluogo», ha fatto presente l’assessore, «e ci siamo resi conto che l’inquinamento alto deriva dal traffico dell’Asse attrezzato, ma soprattutto dalle caldaie per il riscaldamento, in particolare stufe a pellet e camini. A maggio, quando si spegneranno gli impianti e il traffico diminuirà con le scuole chiuse, lo smog sparirà».

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