Pescara

Pescara è Bandiera blu, ma scatta già il primo divieto di balneazione

16 Maggio 2025

Stop ai bagni in via Leopardi. Il sindaco Carlo Masci costretto a firmare l’ordinanza

PESCARA. Martedì scorso, la passerella a Roma per ritirare la Bandiera Blu, la quinta in cinque anni; ieri pomeriggio, nel suo ufficio al primo piano del municipio, il sindaco Carlo Masci è stato costretto a mettere una firma che gli è costata tantissimo: l’ordinanza numero 68 ha introdotto il divieto di balneazione temporaneo nella zona davanti a via Leopardi (lungomare Matteotti), vicino alla foce del fiume Pescara. A breve, l’Arpa svolgerà nuove analisi.

Una firma che Masci non avrebbe voluto mettere e invece è stato costretto: sempre ieri, in Comune, sono arrivati i risultati delle analisi svolte dall’Arpa Abruzzo sulle acque che hanno accertato «superamenti dei limiti di riferimento nel campione di verifica prelevato in data 14/05/2025 nel punto di prelievo identificato IT013068028012 e denominato “Zona antistante via Leopardi”». L’ordinanza di Masci prosegue spiegando che è stato accertato un «superamento dei valori di legge per entrambi i parametri Escherichia coli e Enterococchi intestinali, con valori rispettivamente di 908 mpn/100 ml e di 213 mpn/100ml, a fronte di valori limite di riferimento pari rispettivamente a 500 mpn/100 ml e 200 mpn/100ml». 

Risultati alla mano, Masci non ha potuto sottrarsi: con il ricordo ancora fresco della cerimonia per il vessillo che certifica mare pulito e servizi di qualità, il sindaco ha firmato l’ordinanza che il divieto temporaneo di balneazione davanti a via Leopardi. Sulla spiaggia, come prevede la normativa, sono stati installati i cartelli e l’ordinanza prevede anche multe in caso di mancato rispetto del divieto da 25 a 500 euro. Poche ore prima di firmare l’ordinanza di divieto di balneazione, Masci aveva partecipato alla conferenza stampa di presentazione di un’indagine economica e aveva detto: «La Bandiera blu ci consente di accreditarci, dal punto di vista turistico, mentre non era così 5 – 6 anni fa». Un chiaro riferimento ai divieti di balneazione che avevano contrassegnato gli anni dell’amministrazione di centrosinistra. Poi, dal 2021, la svolta con la prima Bandiera Blu.

Dopo il primo riconoscimento, ne sono arrivati altri quattro. «Un riconoscimento internazionale», aveva detto Masci martedì scorso a Roma, «che premia la qualità delle acque, la gestione sostenibile del territorio, i servizi turistici di eccellenza e l’attenzione all’ambiente».