Pescara, gli infermieri in piazza ricordano i colleghi morti e gli aiuti promessi / VIDEO

Manifestazione del Nurisind sotto la sede dell'assessorato alla Sanità; "I bilanci non sono tutto in una società civile"

PESCARA. Circa 70 infermieri questa mattina in piazza Alessandrini a Pescara, sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanità, per rivendicare riconoscimenti professionali ed economici dopo l'ermergenza Covid, e per commemorare i colleghi vittime del virus.

Il flash mob, organizzato dal sindacato Nursind, si è aperto con un minuto di silenzio in memoria degli infermieri caduti e un applauso nel momento in cui sono stati liberati palloncini in aria. Un mazzo di fiori è stato deposto a terra sulle bandiere dell'organizzazione sindacale, e hanno quindi preso la parola il segretario regionale del Nursind, Andrea Liberatore, e i quattro segretari provinciali.

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"In Abruzzo ci sono stati 500 infermieri contagiati e una vittima (Francesco Di Berardino in servizio all'ospedale di Popoli, ndr)", ricorda Vincenzo Pace, segretario provinciale Nursind di Chieti, "e ciò è avvenuto a causa della carenza di dispositivi di protezione nella fase iniziale dell'emergenza. Se il Covid ci ha insegnato qualcosa, è che le risorse umane sono l'anello più importante del sistema sanità". Quindi l'appello all'assessore regionale Nicoletta Verì: "I bilanci non sono tutto in una società civile: chiediamo che si investa nell'organizzazione e nelle risorse umane per avere un'assistenza di qualità". (a.r.)

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