la scuola

Pescara, il Da Vinci boccia il Classico: vogliamo piazza dei Grue

Prof, genitori e studenti in assemblea nell’istituto dei Colli del liceo scientifico. Raccolte 124 firme per chiedere in quale sede sistemare la succursale

PESCARA. Centoventiquattro firme per dire sì all’edificio comunale di piazza dei Grue, con due classi da destinare all’auditorium Cerulli.

Hanno messo nero su bianco, ieri pomeriggio, genitori, insegnanti e alunni del liceo scientifico Leonardo da Vinci, al termine di una riunione convocata nell’aula magna della sede centrale della scuola, quella di via Colle Marino, per discutere del destino dei 220 studenti che, fino all’anno scorso, hanno frequentato la sede di via Brandano-via Vespucci, nella zona di Porta Nuova.

Ma se le firme che sono giunte a fine incontro e che già da oggi verranno inviate al sindaco Marco Alessandrini e al presidente della Provincia, Antonio di Marco, sono un sì allo stabile di piazza dei Grue, nel contempo sono anche un no alla proposta dei giorni scorsi arrivata alla Provincia, che aveva pensato di indirizzare insegnanti e studenti della succursale del liceo nella struttura del liceo Classico D’Annunzio, in via Venezia.

La vicenda riguarda la sorte della sede di via Brandano-via Vespucci del liceo da Vinci, che dopo 16 anni dovrà essere abbandonata, visto che la proroga per l'affitto, già concessa per 12 mesi l’anno scorso, non è stata prorogata anche per l'anno scolastico che si sta aprendo.

Una proposta, quella della raccolta delle firme da inviare a Provincia e Comune, lanciata ieri dal dirigente scolastico del liceo, Giuliano Bocchia, che è stata subito accolta dai partecipanti all’incontro nell'aula magna.

«Una battaglia», tra l’altro, come ha precisato uno degli insegnanti presenti, Gabriele Gautieri, «a cui aderisce anche il sindacato Gilda di Pescara-Chieti», di cui la segretaria è Patrizia Vaini.

E se ieri i toni della discussione sono stati pacati, nell’aula magna di via Colle Marino, le argomentazioni per dire no al trasferimento al liceo Classico e sì agli spazi comunali di piazza dei Grue, sono state decise. E non sembrano lasciare spazio ad altre soluzioni.

«La scuola la fanno gli insegnanti e gli alunni», ha sottolineato Giovanna Sarandrea, mamma di una studentessa di seconda, e a sua volta insegnante in un’altra scuola, «e quindi, seppur gli spazi in piazza dei Grue siano ristretti, preferiamo il trasferimento in quella sede e non in altre».

Idem da un’altra mamma di un ragazzo di seconda, Rita Santoni, la quale annuncia che il «12 settembre», il giorno della riapertura della scuola, «ci presenteremo in piazza dei Grue».

Insomma, un no al trasferimento nel liceo Classico, come proposto dalla Provincia, che trova d’accordo genitori, studenti, insegnanti e sindacati, con il preside Bocchia che ha rimarcato che il liceo da Vinci abbia «diritto di ottenere una propria sede oltre ad acquisire una propria identità nel rimanere nella zona di Porta Nuova».

Le firme raccolte ieri già da oggi saranno sul tavolo di Provincia e Comune e pertanto, ha fatto sapere ancora Bocchia, «una volta ricevute la risposta, prenderemo le nostre relative decisioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA