Pescara, il Tar sblocca i lavori per il Ponte nuovo: si parte a settembre

Respinto il ricorso della Generalmarmi contro l’esproprio dei terreni, il Comune apre le buste per aggiudicare l’opera

PESCARA. Basta la formula «lavori e urgenti e già finanzati» per consentire al Comune di dribblare il ricorso della società Generalmarmi di Fiorello e Paolo Liberatoscioli e annunciare per oggi stesso l’apertura delle 17 buste con le offerte per aggiudicare il cantiere del Ponte nuovo. L’impresa che vincerà avrà 19 mesi di tempo.

Il Tar ha respinto ieri il ricorso della società proprietaria di gran parte dei terreni sottoposti a esproprio per consentire la realizzazione dell’opera, che nascerà a monte del ponte D'Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso per una lunghezza totale di 86 metri e una larghezza di 30. Ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale con un guardrail.

In 8 pagine di sentenza, il collegio presieduto da Dino Nazzaro e composto anche dai giudici Maria Abbruzzese e Massimiliano Balloriani ha ripercorso l’iter amministrativo della gara d’appalto, partita con costi di 9 milioni oggi lievitati a 13,1m (per i lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume) e passata già attraverso diverse sentenze, e ha concluso per l’accoglimento delle tesi del Comune, rappresentato dall’avvocato Tommaso Marchese.

Il Tar ha rilevato, in risposta a i rilievi mossi dalla Generalmarmi, che «è ormai divenuto dominante l’orientamento che tende a porre in primo piano l’urgenza sostanziale dell’occupazione rispetto alla formale indicazione delle ragioni di urgenza dell’occupazione stessa e quindi a ritenere assolto l’onere della motivazione; dagli atti risulta l’urgenza della realizzazione dell’opera pubblica, trattandosi di lavori già finanziati e riguardanti, peraltro, la realizzazione di una struttura di urbanizzazione primaria».

La sentenza ha ridato linfa al Comune, che ha annunciato per oggi stesso, per bocca del sindaco Mascia e del consigliere Sospiri, l'apertura delle buste e il via del cantiere da settembre.

«Tutti conosciamo quello che è stato l'iter lungo e travagliato del progetto», ha ricordato il sindaco, «che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni 90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel piano urbano della mobilità. Già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord a quella sud di Pescara».

Il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest srl; ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25 metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza.

La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un'eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio civile, e comunque per garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord sia a sud, avverrà tramite due rotatorie.©RIPRODUZIONE RISERVATA