L'inviato di Striscia la Notizia davanti al Comune di Pescara con i membri dell'associazione Carrozzine Determinate

Pescara, l’inviato di Striscia ai politici: restituite i parcheggi ai disabili 

Jimmy Ghione piomba in Comune su segnalazione di Carrozzine Determinate: via la sbarra dei privilegi.  E Pagnanelli promette: entro fine anno sarà tutto risolto 

PESCARA. «I nostri amici assessori ci hanno messo un bel numeretto e una sbarra elettronica e si sono cuccati il parcheggio per i disabili». Esordisce così Jimmy Ghione, l’inviato di Striscia la notizia arrivato ieri mattina a Pescara su segnalazione dell’associazione Carrozzine determinate d’Abruzzo per smascherare il “privilegio” dei 58 posti auto intorno al Comune riservati ad assessori, consiglieri e dirigenti comunali.
Intorno alle 11 il primo a capitare a tiro di circa 50 disabili e assistenti, riuniti nell’area di piazza Italia con le bandiere dell’associazione, è l’incredulo assessore alla Mobilità Stefano Civitarese. In un giorno in cui ha lasciato a casa la propria bicicletta per muoversi in auto, e quindi parcheggiare all’interno dell’area protetta dalla sbarra elettronica, viene braccato dall’inviato del programma satirico di Antonio Ricci. «Che tristezza», lo rimprovera Ghione, mostrandogli il cartello a ridosso dei parcheggi assegnati ai politici con la scritta "Pescara città accessibile" e le strisce gialle cancellate per far posto a quelle bianche con il numero assegnato al politico di turno, «Lei è l'assessore alla Mobilità: è inconcepibile che Pescara città accessibile debba avere una sbarra per entrare al Comune. Questo è un esempio lampante di quanto la politica qui va molto forte, mentre questi signori in carrozzina sono costretti ad andare molto piano».
Come denunciato giorni fa dal Centro, le 58 aree di sosta presenti intorno al Comune (lato corso Vittorio Emanuele e lato via Paolucci) e al palazzo ex Inps di piazza Italia a ogni consiliatura continuano a essere assegnate a consiglieri, assessori e dirigenti. Di contro, ai portatori di handicap restano soltanto tre parcheggi riservati, tutti sul retro dell'ingresso del municipio. Un «privilegio medievale di casta», è stato ribattezzato da Claudio Ferrante, presidente dell’associazione che si batte per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che dopo la visita di Striscia la notizia insiste sull’opportunità di destinare «almeno dieci parcheggi ai disabili che hanno il diritto di accedere agli uffici pubblici».
«Loro», spiega Ferrante rivolgendosi ad assessori, consiglieri e dirigenti, «hanno le gambe buone e hanno il badge, non vedo perché non possono rinunciare a qualche posto auto. Non serviva che arrivasse Striscia la notizia e diventasse uno scandalo nazionale, ma sarebbe bastato un po’ di buon senso. Dieci posti auto per i disabili sono pochi a confronto dei circa 4.000 titolari di un contrassegno. Eppure sarebbe già un passo in avanti». Per dare forza alla protesta, ripresa dalle telecamere del programma tv in onda su Canale 5, i disabili assieme a Jimmy Ghione lasciano dei contrassegni sui parabrezza delle auto di alcuni assessori, parcheggiate nell'area riservata. «In questo modo», incalza l’inviato di Striscia, «forse si ricorderanno che non esistono soltanto loro, ma ci sono anche persone sulla sedia a rotelle a cui la vita non ha riservato tante fortune e che non riescono a parcheggiare qui intorno». Passano pochi minuti e arriva il presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli, l’unico ad assumersi un impegno preciso davanti ai disabili in carrozzina e ai telespettatori di tutta Italia: «Entro fine anno ci sarà una bella novità», assicura Pagnanelli, rispondendo così alle sollecitazioni di Ghione. «Voi come Comune potete regalare un sorriso a queste persone entro Natale, basta soltanto eliminare qualche privilegio», gli fa notare il giornalista.
«Sicuramente, ci sarà l’impegno di un’amministrazione che è sempre stata vicina ai disabili», risponde Pagnanelli, «mi assumo personalmente l’impegno di farmi promotore di un’iniziativa che però non dipende esclusivamente da me, ma dovrà essere votata dall’intero consiglio comunale». E dopo un iniziale «non ci crediamo» arrivato dalla folla riunita in piazza Italia, la promessa tra Pagnanelli e l’inviato di Striscia la notizia viene suggellata con una stretta di mano accolta dagli applausi. «Presidente non è finita qui», conclude Ghione, «entro fine anno ci rivedremo perché vogliamo vedere delle belle strisce gialle».
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