Pescara, la Curva nord contesta la partita Siena-Cosenza

Attesi oltre 10mila tifosi, allo stadio adriatico “Cornacchia”, per la gara  di sabato sera (ore 20,45). Polemiche del Codacons sul "treno della politica" gratis per 450 ultrà calabresi

PESCARA. Sono attesi oltre 10mila  tifosi, allo stadio Adriatico “Cornacchia”, per la finale playoff di Lega Pro valida per la promozione in Serie B tra Siena e Cosenza, in programma sabato sera (ore 20,45). I settori dell’impianto sportivo, annuncia la questura, sono stati suddivisi così: la Curva nord e una porzione della Tribuna Maiella ospitano la tifoseria senese; la Curva sud, il settore ospiti, la Tribuna Adriatica e una porzione della Tribuna Maiella sono destinate ai cosentini. I tifosi “neutri” occupeano una porzione della nord e una parte delle Tribune Maiella e Adriatica.

La reazione della Nord si è fatta subito sentire con uno striscione affisso all’ingresso della curva nord, allo stadio, con la scritta «Nè Cosentini né Senesi - La Nord è dei Pescaresi». In una nota, poi, tre club organizzati della tifoseria biancazzurra hanno detto la loro. Rangers vecchia guardia, Solite Facce e Curva nord spiegano di sentirsi «costretti a vigilare e controllare qualsiasi movimento “anomalo” nei pressi della Nord» visto che la Lega «ha deciso di assegnare la nostra curva a una tifoseria che non è la nostra». «Chi ha avuto il coraggio di prendere questa decisione» dovrà «assumersi tutte le responsabilità se la loro “festa” sarà rovinata. Ad ogni azione corrisponderà una reazione. La Nord è pronta ad intervenire».

Si è appreso che oltre 450 tifosi del Cosenza viaggeranno in treno gratis grazie alla disponibiliutà della Regione Calabria nell'organizzione di un Freccia d'Argento Cosenza-Pescara. Ma sul caso monta la polemica. Il Codacons nazionale, tramite il vicepresidente Francesco Di Lieto, lo ritiene «un cadeau del valore di decine di migliaia di euro mentre nella regione più povera del paese c'è chii è costretto a viaggiare ancora sulle vecchissime "littorine" in condizioni disumane. Per non parlare di chi viaggia sugli autobus. Ci attendiamo ora che, per amor di patria, la Giunta organizzi "treni charter" per qualsiasi evento, perfino per i pendolari che, con spirito d'avventura, tutti i giorni viaggiano sulla linea Ionica. La Calabria dei paradossi deve sopportare di pagare ai "tifosi" una comoda poltrona sulla Freccia d'Argento, mentre i "non tifosi" continuano a viaggiare sui carri bestiame». L'amara considerazione è che in Calabria per viaggiare comodi e gratis bisogna essere tifosi.