l'iniziativa

Pescara, mare alla fogna, uno staff di avvocati contro il Comune

Da facebook la rivolta dei cittadini contro l'ordinanza dimenticata dal sindaco. Intanto Francavilla ripristina i cartelli di divieto di balneazione vicino alla foce del fiume Alento

PESCARA. Mare alla fogna a Pescara. Alcuni cittadini che si sono riuniti attraverso facebook hanno contattato questa mattina uno staff di avvocati che si è costituito per intraprendere un'azione legale contro il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e l'amministrazione comunale. Gli avvocati raccoglieranno, a titolo gratuito, la documentazione riguardante le famiglie colpite da casi di gastroenterite, dermatiti, ulcere e congiuntiviti causate dallo sversamento in mare di feci e liquame avvenuto nei giorni 27/28/29 luglio. La decisione di costituire uno staff legale è stata presa questa mattina, alla pubblicazione della notizia che il sindaco aveva firmato l'ordinanza di divieto di balneazione, ma che la stessa non è stata pubblicata in previsione del fatto che i dati dell'Arta sarebbero migliorati.

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La notizia ha creato una grande indignazione sui social, e molti lettori del Centro on line e della pagina facebook del Centro sono arrivati a chiedere le dimissioni di sindaco e assessori competenti. Nel frattempo la creazione di questo staff ha già raccolto numerose adesioni, ma bisogna ricordare anche che esistono due esposti alla Procura sullo sversamento di liquami di fogna nel fiume presentati sia da Fratelli d'Italia che dai Cinque stelle.

[[(Video) Pescara, i bagnanti e il mare sporco]]

Intanto la preoccupazione del mare sporco ha messo in allarme anche i bagnanti di Francavilla, che questa mattina si sono visti comparire i cartelli di divieto di balneazione vicino alla foce del fiume Alento. In realtà quei cartelli dovrebbero essere presenti sulla spiaggia in tutti i mesi dell'anno, in quanto per legge la balneazione è vietata a 200 metri di distanza (una volta i metri erano 300, misteri della legislazione italiana) dalle foci dei fiumi.

Per non danneggiare i balneatori che hanno le concessioni accanto ai fiumi, spesso i sindaci nei mesi estivi "dimenticano" di far affiggere i cartelli. La vicenda di Pescara, e del sindaco Alessandrini che "dimentica" di pubblicizzare il divieto di balneazione, evidentemente ha convinto il sindaco Luciani a ripristinare la segnaletica.